Porcaro, ucciso per usura “abusiva”

In manette Porcaro e D'Elia

Le persone arrestate sono Roberto Porcaro, 35 anni, di Cosenza, e Massimiliano D’Elia, 33 anni, di Carolei (Cosenza). Porcaro sarebbe stato il mandante del delitto e D’Elia l’esecutore. IL 22 settembre 2011 (e non nel novembre come comunicato in precedenza dalla questura) un killer affiancò la vittima, che si trovava sulla sua auto in via degli Stadi, a Cosenza, e sparò diversi colpi d’arma da fuoco che uccisero l’uomo.    Secondo quanto emerso dalle indagini, Porcaro, indicato come elemento di spicco della cosca Lanzino-Patitucci, avrebbe ordinato l’omicidio perché la vittima esercitava l’attività usuraria senza l’assenso della cosca e senza versare il contributo richiesto alla “bacinella” del clan.

“Sono state indagini laboriose che si sono sviluppate già dal momento del fatto di sangue e che sono state portate avanti da un gruppo investigativo misto, composto dalle squadre mobili di Cosenza e Catanzaro e dal Servizio centrale operativo, sotto la direzione della Dda” ha detto Fabio Catalano, capo della squadra mobile della Questura di Cosenza, nel corso della conferenza stampa seguita agli arresti. “Le indagini si sono avvalse delle risultanze di attività tecniche e anche delle testimonianze di collaboratori di giustizia”.    “E’ l’occasione per dimostrare il lavoro importantissimo che sta facendo la polizia a Cosenza – ha detto il Questore, Giovanna Petrocca – e quindi siamo soddisfatti dei risultati”.