Il gup distrettuale di Catanzaro, Paola Ciriaco, ha fisato per il 7 giugno prossimo l’udienza preliminare per la vicenda dell’autobomba di Limbadi.
Nell’episodio, accaduto il 9 aprile del 2018, morì il biologo Matteo Vinci, di 42 anni, morto in seguito allo scoppio di una bomba collocata sotto l’automobile sulla quale viaggiava insieme al padre Francesco, di 70 anni.
Il pm della Procura antimafia di Catanzaro, Andrea Mancuso, ha chiesto il rinvio a giudizio per i cinque indagati che secondo l’accusa agirono per vendetta contro la famiglia Vinci a causa della mancata cessione di un terreno.
Il processo è stato chiesto per Rosaria Mancuso, di 64 anni; il marito, Domenico Di Grillo (72 anni); le figlie, Lucia e Rosina Di Grillo, di 30 e 38 anni, ed il marito della prima, Vito Barbara, (28), tutti di Limbadi.