Amministratori nel mirino in Calabria, 209 intimidazioni in tre anni

Ultimo caso a Cinquefrondi. Ignoti si sono introdotti nella casa di campagna di proprietà del padre del sindaco e, dopo aver danneggiato l'abitazione, hanno disegnato sul muro esterno alcune croci e le iniziali del primo cittadino.

Amministratori pubblici sempre piu’ nel mirino in Calabria, dove negli ultimi tre anni si sono registrate 209 intimidazioni. “L’ennesimo atto intimidatorio rivolto ad un amministratore locale in Calabria, “terra in cui svolgere questo ruolo significa troppo spesso avere a che fare con gesti vili e inqualificabili che, come nel caso di Michele Conia, finiscono per investire anche gli affetti piu’ cari”, sottolinea l’associazione “Avviso Pubblico” in merito alle minacce di morte al sindaco di Cinquefrondi, nel Reggino. Negli ultimi tre anni – dal 2015 al 2017 – sono stati 209 gli atti di intimidazione e minaccia censiti da Avviso Pubblico in Calabria nei suoi annuali rapporti “Amministratori sotto tiro”, nei confronti di sindaci, assessori, consiglieri e personale della pubblica amministrazione. Una media di una minaccia ogni cinque giorni. Solidarieta’ a Conia arriva anche dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e da numerose forze politiche e sociali.

 

IL CASO DEL SINDACO DI CINQUEFRONDI

“E’ sconcertante registrare l’ennesima intimidazione contro un sindaco calabrese, perpetrata per di piu’ con modalita’ davvero inquietanti che danno la misura di quanto siano esposti gli amministratori pubblici di questa Regione”.Cosi’ il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, ha commentato le minacce subite da Michele Conia, primo cittadino di Cinquefrondi e componente del Consiglio di Anci Calabria, nell’ambito del quale si occupa dei settori legati alla cultura, all’istruzione e alle politiche educative. Ignoti si sono introdotti nella casa di campagna di proprieta’ del padre e, dopo aver danneggiato l’abitazione, hanno disegnato sul muro esterno alcune croci e le iniziali del sindaco. “A Conia va la massima solidarieta’ e vicinanza degli amministratori comunali calabresi – ha continuato Callipo – che purtroppo sanno bene quanto possa essere asfissiante e pericolosa la pressione criminale. Ogni giorno ci ritroviamo in prima linea per difendere i nostri territori e le nostre comunita’, costretti a respingere l’attacco di chi vorrebbe piegare la Pubblica amministrazione ai propri interessi. Nonostante gli encomiabili sforzi di magistratura e forze dell’ordine, il contesto generale e’ ancora estremante difficile e il problema andrebbe affrontato come una priorita’ nazionale, perche’ in gioco c’e’ il futuro stesso della Calabria”.