Ospedale di Trebisacce, speranze concrete per la riapertura

Il Consiglio di Stato dispone alcuni accertamenti documentali. Si riaccendono le speranze per la riapertura dell'ospedale "Chidichimo" di Trebisacce

Il Consiglio di Stato dispone alcuni accertamenti documentali. Si riaccendono le speranze per la riapertura dell’ospedale “Chidichimo” di Trebisacce.

Il Consiglio di Stato nel giudizio di ottemperanza proposto dal Comune ha disposto alcuni accertamenti e fissato l’udienza per la sentenza il prossimo 21 dicembre.

I giudici si erano già pronunciati ma niente era stato fatto concretamente se non su carta per riaprire il nosocomio.

Si legge nell’ordinanza di ieri:

“per l’ottemperanza alla sentenza n. 2151 del 27 aprile 2015 del Consiglio di Stato, sez. III, resa tra le parti, concernente l’annullamento, in parte qua, del riordino della rete ospedaliera, della rete di emergenza/urgenza e della rete territoriale della Regione Calabria. visti il ricorso in appello e i relativi allegati; verificata la regolarità della notifica effettuata al Commissario ad acta presso la sede dell’Avvocatura Generale dello Stato, siccome risulta dalla copia del ricorso ad essa notificata e depositata il 24 agosto 2017; visto l’art. 65, comma 2, c.p.a.; relatore nella camera di consiglio del giorno 19 ottobre 2017 il Consigliere Massimiliano Noccelli e udito per il Comune di Trebisacce, ricorrente per ottemperanza, l’Avvocato Giuseppe Mormandi;rilevato che, come emerge dalle stesse prospettazioni difensive del ricorrente (v., da ultimo, memoria depositata il 6 luglio 2017, p. 3), il Commissario ad acta pare avere svolto una sia pur parziale attività volta alla riattivazione dell’Ospedale di Trebisacce e che appare necessario al riguardo, prima di provvedere in ordine all’ottemperanza del giudicato, acquisire dal Commissario stesso una dettagliata relazione che illustri la situazione fattuale, quale ad oggi si è cristallizzata, e quali siano gli atti posti in essere dall’Amministrazione in esecuzione della sentenza n. 2151 del 27 aprile 2015 e della successiva sentenza n. 5763 del 18 dicembre 2015, che già aveva ordinato al Commissario di provvedere all’ottemperanza della sentenza n. 2151; – considerato che appare congruo, ai fini di cui si è detto, fissare al Commissario ad acta il termine del 30 novembre 2017 per depositare tale relazione e fissare, altresì, la nuova camera di consiglio del 21 dicembre 2017 per il prosieguo del giudizio; P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) dispone gli incombenti istruttori nei sensi e nei termini di cui in motivazione. Fissa, per il prosieguo del giudizio, la camera di consiglio del 21 dicembre 2017”.