Le Regioni al governo: da lunedì tutto aperto

L'annuncio del governatore della Liguria Toti a nome della conferenza all'unanimità. «E dal 18 il calendario solo in mano nostra». Ma è polemica perché l'Iss, in un documento riservato, avverte Conte: il virus è ancora in circolo e si rischia il disastro

 Da lunedì 11 tutto aperto e non solo. Dal lunedì successivo, il 18, il calendario delle attività solo in mano ai governatori. Firmato Giovanni Toti, governatore della Liguria e estensore delle richieste a nome di tutti i presidenti delle Regioni, all’unanimità.

«Poco fa la conferenza delle Regioni all’unanimità ha approvato un documento che chiede che fin da lunedì 11 maggio si possa riaprire il commercio al dettaglio», ha detto Toti nel corso di un punto stampa. «E dal 17 – quando scadrà il dpcm firmato il 26 aprile scorso – questa norma decada e venga totalmente attribuito alle Regioni la responsabilità di elaborare un calendario completo di riaperture sin dal 18 maggio». Ma il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ribadisce la linea già annunciata la scorsa settimana: dall’11 maggio esame dei dati del monitoraggio del ministero della Salute e, in base a quelli, dal 18 maggio possibili differenziazioni regionali nelle riaperture, anche in base alle linee guida dell’Inail.

Ma sullo sfondo lo scontro con il governo è ormai a tutto campo. Anche perché proprio oggi l’Istituto superiore di sanità ha informato Conte di un rischio ancora molto elevato di diffusione del virus. Brusaferro è stato chiaro nell’audizione alla Camera ma secondo alcune fonti di stampa nazionale l’Iss avrebbe consegnato un documento choc a Palazzo Chigi. Una simulazione in base ai dati attuali secondo la quale già a giugno il Covid sarebbe in grado di ripartire alla grande in Italia se verranno aperte prima del previsto tutte le attività.

 

I.T.