Insabbiamento del porto di Cetraro, aggiornata la zona interdetta alla navigazione

Nuova ordinanza del tnente di vascello Fabio Palombella

Sul problema dell’insabbiamento del Porto di Cetraro è necessario fare presto e agire in modo da evitare eventuali pericoli. Il comandante del Porto di Cetraro, capo del Circondario marittimo, Tenente di vascello Fabio Palombella, ieri ha, infatti, emanato una nuova ordinanza in merito, relativa a un “Avviso di pericolosità – Insabbiamento molo foraneo Porto di Cetraro”. Questo perché, si legge nell’ordinanza, “I recenti e ultimi rilievi batimetrici, effettuati dalla dipendente Motovedetta CP 851, al fine di verificare i fondali dello specchio acqueo antistante il fanale rosso (EF 2686), posto in testata del molo foraneo del porto di Cetraro, hanno evidenziato un ulteriore apporto di materiale litoide a causa delle correnti marine e in particolare delle ultime mareggiate”. Inoltre, “I fondali dello specchio acqueo antistante il fanale rosso (EF 2686), interessato dal fenomeno dell’insabbiamento, già interdetto con Ordinanza n. 36/2018, hanno subito una modificazione, provocando un ulteriore restringimento dell’imboccatura del porto di Cetraro”. Quest’ultima ordinanza fa seguito ad altre due, la prima, emanata il 7 agosto 2018, “a seguito dell’insabbiamento del molo foraneo e relativa all’interdizione alla navigazione dello specchio acqueo antistante il porto di Cetraro; la seconda, emanata il 15 febbraio 2019, “a seguito dell’insabbiamento di parte della banchina del molo martello e relativa all’interdizione all’ormeggio di parte di essa”.”. Pertanto, “Si ritiene necessario, alla luce dei nuovi accertamenti, aggiornare l’estensione e le coordinate dell’area da interdire alla navigazione, nonché il portolano, con le prescrizioni da rispettare in ingresso e uscita dal porto di Cetraro, al fine di mitigare il rischio per il navigante con l’emanazione di un provvedimento provvisorio a tutela della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare, nonché a difesa dell’ambiente marino, consentendo al contempo, compatibilmente con i fondali del porto, il regolare svolgimento delle operazioni portuali” “Ciò – ha, infine, scritto il Tenente Fabio Palombella – nelle more che l’Amministrazione competente proceda a far eseguire i lavori di rimozione del materiale sabbioso di cui trattasi”. Nell’ordinanza, inoltre, si rende noto che “il fondale antistante il fanale rosso lampeggiante (EF 2686) posto in prossimità dell’imboccatura portuale, ovvero in testata del molo foraneo del porto di Cetraro, continua a riversare in condizioni di insabbiamento a causa del notevole ed ulteriore apporto di materiale litoide portato dalle mareggiate”. A seguito di ciò, dunque, la zona interdetta alla navigazione è “Lo specchio acqueo antistante il fanale rosso (EF 2686) posto in testata del molo foraneo del porto di Cetraro, compreso tra i seguenti quattro punti di coordinate geografiche, riferite al sistema geodetico mondiale WGS 84: a) 39°31.586’N – 015°55.206’E; b) 39°31.508’N – 015°55.367’E; c) 39°31.424’N – 015°55.294’E; d) 39°31.450’N – 015°55.217’E. La zona è meglio raffigurata nella planimetria allegata alla stessa ordinanza. Tutte le unità in fase di ingresso o uscita dal porto di Cetraro, in funzione delle loro caratteristiche tecniche, e in particolar modo del proprio pescaggio massimo, dovranno prestare attenzione all’andamento del fondale come rilevato dagli strumenti di bordo (scandaglio), poiché i fondali sia dell’area interdetta alla navigazione e sia quelli dell’imboccatura sono soggetti a continue e incontrollate variazioni; pertanto, la rotta sicura di ingresso e uscita ha valore indicativo”. A tal proposito, nella giornata di ieri, il consigliere regionale Giuseppe Aieta ha reso noto che “É pronto il decreto di finanziamento della Regione Calabria al Comune di Cetraro utile a dragare la sabbia e liberare l’imboccatura del Porto”.

 

Clelia Rovale