E’ il profilo di Saverio Razionale a venire pienamente alla luce dall’operazione “Rinascita-Scott” che ha smantellato i clan vibonesi. Razionale, esponente di primo piano della ‘ndrina di San Gregorio d’Ippona e legato a filo doppio con il boss del luogo Rosario Fiarè, viene ritenuto dagli inquirenti personaggio scaltro, intelligente e capace di creare attività commerciali ed investire anche fuori regione, specie a Roma. Nella capitale – secondo quanto emerge dalle intercettazioni – l’uomo si era affidato al nipote Gregorio Gasparro, soprannominato U Rizzu.Per i magistrati della Dda di Catanzaro, Razionale è colui il quale gestisce in maniera permanente “la struttura criminale con compiti di direzione, pianificazione decisione ed individuazione delle attività delittuose da compiere e degli obiettivi da perseguire, impartendo direttive alle quali tutti gli altri associati – scrive la Dda – debbono dare attuazione e rappresentando l’anello di congiunzione con altre consorterie della ‘ndrangheta”.Ad inchiodare il boss è il collaboratore di giustizia Andrea Mantella: “Mi consigliava – dichiara Mantella – di non andare con i Mancuso per evitare la lupara bianca”. Ed ancora: “Io non mi fidavo dei Piscopisani, m avevo capito che loro erano manovrati da Saverio Razionale, Gregorio Gasparro e Michele Zarrillo che, pur essendo uno di loro, ascolta molto il Razionale”.A Guscia riferisce anche che “dopo l’omicidio Palumbo, secondo quanto mi ha riferito Francesco Scrugli, Saverio Razionale e Luni Mancuso (Scarpuni) si divisero la strada, incontrandosi al Poro, vicino Mesiano. Organizzarono una “carretta” con i Piscopisani per farmi ammazzare, anche se l’interesse era di Luni Mancuso”. E non finisce qui. Oltre a Mantella, di Razionale parla pure Raffaele Moscato il quale riferisce che “pur vivendo a Roma ha ancora interessi in Calabria e opera attraverso Zio Melo, ovvero, Gregorio Gasparro”, detto Ruzzu u Gattu”. A giudizio di Moscato, “Razionale ha raggiunto altissimi livelli: mi hanno raccontato – spiega agli inquirenti – che ha anche assegni in Vaticano, nel senso che ha un conto anche in banche del Vaticano. E a Roma ha pure un’impresa edile”.
‘Ndrangheta nel Vibonese: Saverio Razionale, i rapporti con Mantella e gli assegni nelle banche del Vaticano
I racconti dei collaboratori di giustizia svelano equilibri sul territorio ed interessi del boss che da San Gregorio aveva spostato la propria attenzione a Roma