Crolla il viadotto che c’ha messo 30 anni a vedere la luce

Infuriano le polemiche. Il viadotto di Longobucco era stato aperto al traffico solo nel 2016 . Si trova sulla Sila - Mare in costruzione da oltre trent’anni e mai completata

A causa delle piogge incessanti e della piena del fiume Trionto é crollata una parte del viadotto «Ortiano 2», lungo la strada statale 177 Dir «di Longobucco», nel territorio del comune omonimo, in provincia di Cosenza. Il crollo non ha provocato conseguenze per le persone grazie al fatto che l’Anas, nel primo pomeriggio di oggi, aveva provveduto, in via precauzionale, ad interdire il transito di mezzi leggeri e pesanti lungo tutta la statale. Il viadotto era stato aperto al traffico nel 2016 dalla Regione Calabria e l’Anas ne aveva acquisito la gestione nel 2019. Le cause del crollo sono in corso di accertamento da parte dei tecnici di Anas.
«Questo è lo stato vergognoso in cui versa la Calabria. Altro che Ponte sullo Stretto! Nel pomeriggio di oggi è crollata la Sila-Mare. È una strada in cantiere dagli anni ‘90 che vuole collegare Longobucco con i comuni marini. Una strada in costruzione da oltre trent’anni, già costata diverse decine di milioni di euro». Così su FacebookVittoria Baldino, deputata del M5S. «Oggi – aggiunge – parte di quella strada, aperta al pubblico meno di dieci anni fa, è miseramente crollata sotto il peso di un giorno di pioggia. Solo la fortuna ha reso possibile che non ci fossero danni a persone o cose».
«Ho appena concluso una riunione che ho convocato d’urgenza subito dopo avere visto queste immagini incredibili». Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dopo aver visionato il filmato del crollo del viadotto ‘Ortiano 2’. «Sono immagini che ricordano il ponte di Genova, il ponte Morandi, che ha mietuto tantissime vittime. E sapete perché non ci sono state vittime? Perché Anas, in modo previdente, ha chiuso questo tratto di strada, e quindi ha impedito che passassero mezzi di cantiere ed automobili. Altrimenti oggi commenteremmo una tragedia».