Salvini non ha “occhi” che per Spirlì

Il leader della Lega già in Calabria in attesa di presenziare alla “prima” di Roberto Occhiuto da candidato alla presidenza della Regione. «Era giusto toccasse a Forza Italia, non foss'altro che per ragioni di umanità dopo la tragedia di Santelli». E poi la promessa di “parte”: il Carroccio governerà la Calabria per dieci anni

A riscaldare il motore. Con giri bassi ma in progressione. Ufficialmente Matteo Salvini sbarca in Calabria il giorno prima della presentazione della candidatura di Roberto Occhiuto solo per scaldare la piazza. Di fatto, però, ad alzare la temperatura soprattutto della “sua” di piazza, quel Carroccio conterraneo che il leader della Lega immagina «a governare la Calabria per dieci anni». Ha parole di miele Salvini per l’unità del centrodestra, granitico e coerente specie se rapportato allo storico “tafazzismo” dell’altra parte del campo, «se voi mi chiedete chi siano i candidati della sinistra in Calabria ho perso il conto. È surreale che ci sia il fallimentare sindaco di Napoli, che ha fallito sotto tutti i punti di vista e viene a proporre non ho capito cosa ai calabresi. Noi abbiamo una squadra unita: entro una decina di giorni ci sarà il programma della Lega, ci saranno le liste della Lega e poi si lavora per dieci anni». Occhio all’esegesi però. Autoelogio del centrodestra a parte. Il «programma della Lega» e «la Lega governerà dieci anni la Calabria». Più che normale, è lui il leader. Un po’ meno normale però se si tiene a mente che a guidare la baracca è Roberto Occhiuto, al secolo candidato alla presidenza e capogruppo alla Camera di Forza Italia. Come funziona allora che Occhiuto vince e la Lega fa il programma di governo (potrebbe insinuare qualche malpensante)? Lui ci mette poco a soffiare sulle nebbie, la dialettica è rapida ed essenziale. L’obiettivo è quello di federare Lega e Forza Italia tenendo fuori, ovviamente, Giorgia Meloni. «La mia missione è riunire i centrodestra divisi, per essere veloci, efficaci, concreti. Per aiutare Draghi, aiutare l’Italia; taglio delle tasse, riforma della giustizia, riforma della burocrazia. Quindi, piuttosto che dividerci in dieci, ragionare con una sola testa, e gradualmente arrivare ad un solo soggetto. È il nostro obiettivo e devo dire che questa volontà di riunione, di federazione, promossa dalla Lega, mi sembra che sia ben accolta». Dopo di che però resta sempre il nodo di cui sopra. Come funziona che Roberto Occhiuto vince e la Lega (e Spirlì) debbono poi governare? Salvini su questo si concede allo spessore dei “sentimenti”… «Riconoscere il buon lavoro svolto in questi mesi da Nino Spirlì, e con lui della Lega, è qualcosa che i calabresi meritavano. Era giusto – ha sottolineato Salvini – che Forza Italia, che aveva espresso la compianta Jole Santelli, avesse l’ultima parola in Calabria, per una questione anche umana prima che politica. Riconoscere il lavoro svolto da Nino Spirlì, i consiglieri e i sindaci della Lega con il ticket della vicepresidenza è dunque un bel ringraziamento».
Dunque, al riepologo: la vicepresidenza a Spirlì è solo per consegnare un merito ai calabresi, è per loro soddisfazione che accade. E la presidenza a Forza Italia, a Roberto Occhiuto nella fattispecie, per ragioni di umanità prima che politiche.
Al candidato alla presidenza, tra poche ore, il tirar delle somme. E chissà se dirà che anche Forza Italia intravede 10 anni di governo per la Calabria. Per il vicepresidente Spirlì Matteo Salvini non ha dubbi sui tempi al comando. Non dovrebbero essercene nemmeno per il possibile presidente ma chi può dirlo. Ogni legislatura si sa come inizia e non si sa mai invece come può finire…

I.T.