Scuole superiori chiuse fino a fine mese, medie ed elementari fino al 15

Ordinanza di Spirlì: garantita la didattica a distanza, sempre aperte le materne. Prevale la (prevista) linea della prudenza anche se altre misure potrebbero intervenire dopo metà mese ma questa volta da parte del governo centrale

Alla fine ha prevalso e nettamente la via della saggezza. E della saggia prudenza come già ieri “il Fatto di Calabria” ha anticipato. Il presidente facente funzioni Nino Spirlì ha appena firmato l’ordinanza con la quale chiude fino a fine mese tutte le scuole Superiori, comprese le paritarie. E fino a metà mese le medie e le elementari. Per tutti didattica a distanza garantita e rimodulazione delle lezioni a discrezione delle autorità scolastiche. Sempre aperte invece le materne. Passa così la prevista linea della salvaguardia della salute dei ragazzi e dei bambini e quindi delle rispettive famiglie. E Spirlì, su questo, ha inteso giocarsi una partita molto particolare, e politicamente densa di significato. Preservare in ogni caso dal rischio contagio le famiglie calabresi e a prescindere da un governo centrale spesso dalle movenze irrazionali o comunque non sempre in linea con la logica. Spirlì quindi sposta di qualche settimana in avanti il redde rationem con il Covid in classe. E più d’uno è convinto che abbia modulato il tempo (metà mese per le scuole medie ed elementari e fine mese per le Superiori) convinto o rassicurato (Boccia?) sul fatto che interverrà gioco o forza il governo centrale entro gennaio a mettere ordine. Con o senza il volere di Conte (si prospetta una chiusura ad oltranza per tutto febbraio, questa volta però su decisione e responsabilità del governo nazionale).
Ma ecco nelle sue parti essenziali la nuova ordinanza di Spirlì…

I.T.