Ondata pandemica di Calabria che vai, rsa assediata dal virus che trovi e questa che è pienamente in corso, di curva Covid, non poteva fare eccezione. Se in primavera, l’esordio del Coronavirus alle nostre latitudini, è toccato a Villa Torano finire sulle (poco edificanti) prime pagine e nei talk televisivi nazionali per via del pasticcio dei tamponi consegnati dalla Prociv con i vecchietti già ammalati da settimane il ritorno autunnale del Covid offre una nuova struttura al “palcoscenico”. Villa Bianca di Aprigliano, letteralmente assediata dal virus al punto che ormai pare siano nettamente più i contagiati (tra anziani e personale medico e infermieristico) che quelli che fin qui l’hanno fatta franca.
È direttamente il direttore sanitario, Sprovieri, a lanciare l’allarme, l’Sos. Lo fa nel corso di un collegamento con Tg Ten nel quale tira fuori (forse in ritardo?) tutta la portata pandemica che la rsa si trova in pancia. E i numeri, e le prospettive, sono a dir poco sconcertanti. Sprovieri intanto si dichiara “assente” il giorno in cui si sarebbero riscontrati i primi casi, con tanto di tampone. Si naviga tra il 15 e il 17 di novembre e non è chiaro, anche perché il direttore sanitario inciampa in un probabile lapsus, se sia il 15 o il 17 il giorno dello “start” perché prima dice un giorno e poi lo riesce a retrodatare. Chissà. Certo è che il direttore sanitario della rsa di Villa Bianca si dichiara assente nel giorno probabilmente più complicato di questa ondata pandemica. L’esito rapido dei tamponi è agghiacciante. Sono positivi 17 su 30 residenti. Sicché si passa al test molecolare presso l’Asp, Sprovieri lo colloca al 20 di novembre confermando che tutt’ora l’azienda sanitaria non ha fornito riscontri. Nel frattempo, sempre il direttore sanitario, lancia l’altro allarme e cioè la carenza drammatica di personale medico e infermieristico. «Ci troviamo allo stato con un medico e tre infermieri» e la cosa è talmente dirompente da far nascere, spontaneamente, alcune domande. Come mai gli altri non ci sono? Sono positivi anche gli altri medici e gli altri infermieri che se ne stanno alla larga? Se è così, quanti sono e da quanto tempo sono positivi? Se poi il resto del personale preferisce darsela a gambe perché teme il contagio come mai il direttore sanitario (che è responsabile della struttura) solo ora si accorge di questa grave situazione? Un medico e tre infermieri a prestare soccorso a 30 anziani di cui 17 positivi (per ora). Un quadro sconcertante che lo stesso Sprovieri non ha esitato a delineare nel corso del collegamento in tv. Ma non per questo si resta senza domande sul complessivo rischio pandemico all’interno della rsa di Aprigliano. Come vengono gestiti e soprattutto divisi i residenti positivi da quelli negativi in una situazione del genere e con così poco personale? È stato predisposto un piano separato, dedicato? E i percorsi cosiddetti “puliti” e “sporchi”, se ci sono, possono essere gestiti e monitorati da un medico e tre infermieri? Come viene monitorata, nella separazione tra “sporco” e “pulito”, la distribuzione del cibo? Ma soprattutto, in presenza ormai di tre quarti dell’intera struttura positiva al Covid (senza contare del personale medico e infermieristico che non risulta in organico e non si sa perché) è lecito chiedersi se sono state seguite tutte le procedure e usati tutti i protocolli di protezione?
Tutte domande, a ben vedere, non azzardate se è vero come è vero che il rischio di “bomba pandemica” nella rsa di Aprigliano è più che concreto, ormai. E che sia una questione di ordine pubblico e di pronto intervento è lo stesso Sprovieri ad affermarlo in tv. Si appella all’Asp, ai carabinieri, quasi quasi anche all’Esercito perché si sente, come rsa, abbandonato e in pericolo. Chiedendo a chi può, subito, di fare qualcosa. Il capitano della “nave” si accorge che la stiva è zeppa di acqua e lancia l’Sos. Meglio tardi che mai oppure è davvero forse un po’ tardi per chiedere aiuto visto che il contagio è ormai dilagato? E se qualcuno chiedesse invece conto proprio alla direzione sanitaria della rsa su come sono stati seguiti, se sono stati seguiti, tutti i protocolli di sicurezza?
I.T.