Covid, il lunedì della svolta (tra le paure di Conte…)

Ecco le anticipazioni del decreto sulla riapertura pressocché totale delle attività commerciali (Corriere della Sera) e le direttive per gli operatori degli stabilimenti balneari (le misure specifiche spettano poi alle singole Regioni)

Il lunedì “dell’Angelo”, per quest’anno, è proprio il prossimo e cioè il 18 di maggio. La riapertura delle attività commerciali è pressocché totale, sia pure contenuta in limiti e prescrizioni a tratti molti rigidi.
Ma il governo ha deciso di rischiare e di affrontare a viso aperto il virus alle prese con le controindicazioni delle contaminazioni, evidentemente troppo forte il pressing delle Regioni e delle associazioni di categoria. Ma la guardia resta alta, molto alta. Così come le raccomandazioni e le prescrizioni al punto che più d’uno è convinto che molti esercenti rischiano di non aprire proprio. Sparisce l’obbligo della aucertificazione per gli spostamenti entro il confine regionale, solo per cause di necessità fuori regione. Via libera agli incontri tra gli amici e confermati, ovviamente, quelli tra i congiunti. Apparentemente senza limiti di numero ma con la raccomandazione di evitare assembramenti entro spazi limoitati e comunque sempre con distanziamento di un paio di metri e obbligo di macsherina al chiuso. Si possono frequentare le seconde case, purché agiscano sempre nel perimetro regionale.
Ma ecco nel dettaglo le anticipazioni sul decreto secondo quanto riporta il Corriere della Sera…

Congiunti e amici
«Oltre ai congiunti si potranno incontrare anche gli amici. Non ci sono limitazioni sul numero delle persone che si possono vedere contemporaneamente, ma il divieto di assembramento impedisce che ci siano troppe persone e comunque va mantenuta sempre la distanza».

Seconde case
«Si può andare nelle seconde case e si può soggiornare purché siano nella stessa regione di residenza. Rimane invece il divieto di andare nelle seconde case fuori Regione a meno che non ci siano motivi di «necessità e urgenza». In questo caso bisogna compilare l’autocertificazione e dimostrare il motivo».

Bar e ristoranti
«Gli ingressi saranno contingentati in base all’ampiezza del locale e quindi si farà la fila con la mascherina. La superficie destinata a ciascun cliente è di 4 metri quadrati, quindi per stabilire quante persone possono entrare contemporaneamente nel locale bisogna dividere per 4 la superficie della sala. Al ristorante la regola base è la distanza di due metri tra un tavolo e l’altro, mentre tra un commensale e l’altro va prevista «una distanza in grado di evitare le trasmissione di droplets». Niente più buffet, i menu di carta spariranno e i camerieri indosseranno guanti e mascherina».

Negozi
«Le regole da rispettare sono il distanziamento in tutte le attività e durante il servizio, la garanzia di pulizia e igiene ambientale del locale almeno due volte al giorno, la garanzia di adeguata aerazione naturale e ricambio d’aria. I sistemi per la disinfezione delle mani devono essere disponibili in particolare accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. I clienti e i commessi devono usare le mascherine e sono raccomandati i guanti usa e getta . Al fine di scaglionare gli accessi sarà possibile prolungare l’orario dei negozi. I percorsi di entrata e di uscita dovranno essere diversificati e nei locali più piccoli si potrà entrare uno alla volta. Nei negozi di abbigliamento ci saranno precauzioni per le prove degli abiti e l’uso dei camerini».

Parrucchieri
«Le attività avvengono esclusivamente su prenotazione, previo appuntamento on-line o telefonico. Potranno essere aperti anche domenica e lunedì. A tal fine è necessaria una buona gestione degli orari per evitare le sovrapposizioni di clienti per consentire le operazioni di igienizzazione degli spazi, delle postazioni e degli strumenti di lavoro. Prevedere una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni sia di trattamento che di attesa tecnica, anche utilizzando postazioni alternate».

Centri estetici
«Per i centri estetici le cosiddette «misure di sistema» sono le stesse dei saloni di bellezza. Potranno essere aperti anche domenica e lunedì. Nello specifico, durante i trattamenti estetici i pannelli della cabina dovranno restare chiusi. Per la pulizia del viso, sono sconsigliati i trattamenti con il vapore a meno che non vengano effettuati solo in locali fisicamente separati, che devono essere arieggiati al termine di ogni prestazione».

R.M.