Non prima di sabato ma nemmeno (salvo imprevisti a forma di malaugurio) oltre il fine settimana. Perché di tempo ne è trascorso fin troppo e l’attesa nei confronti dei Cinquestelle ha superato ogni limite in termini di pazienza. Della serie, oltre si sconfina nell’umiliazione che è altra cosa rispetto alla dialettica politica necessaria. Questa la “clessidra” che s’è data il Pd. Gli indugi sono solo da rompere, le coordinate disegnate. Fatto filtrare più che a sufficienza che non sarà aria per una nomination politica in Calabria il Nazareno, senza crisi d’ansia però, passa al contrattacco. E se i Cinquestelle avranno il loro “civico” in campo il Pd promette di non essere da meno nella competizione. A questo punto, però, con una mossa al rialzo non fosse altro per il tempo che è trascorso invano ad attendere il movimento pentastellato. Sarà fatto il nome sabato, con ogni probabilità, salvo ovviamente novità politiche non contemplabili. E il nome non uscirà dal perimetro di quelli già fatti circolare fin qui, al netto ovviamente del quoziente di “usura” che s’è generato fin qui. E va da sè che tra Callipo, Talarico e Gualtieri (questa la terna, il jolly è tra loro) è proprio il nome del “superpoliziotto” che ha catturato Provenzano, questore e prefetto, ad avero subito di meno le “ossidazioni” da circo mediatico. Un pò perchè e stato abile fin qui, Provenzano, a mettersi nell’ombra, semmai prefigurando una sua disponibilità solo a patto di unità del centrosinistra. E un pò perchè il suo è uno di quei profili che rischia di meno la “bruciatura” a mezzo stampa, considerata la stazza. Se poi l’unità che ha posto come condizione è ancora raggiungibile, se vi ha rinunciato o se reitera il suo starsene fuori dalla contesa lo sapremo non prima di sabato. Certo è che Gualtieri è tornato in pista, se mai ne è uscito per davvero…
Il sabato del Pd
Nel fine settimana il nome del candidato civico per la presidenza della Regione. Rispunta, con quotazioni in rialzo, il "superpoliziotto" Gualtieri