《Ci siamo dati un obiettivo ambizioso, ma raggiungibile grazie alle risorse ed agli strumenti che stiamo mettendo in campo: dare importanti possibilità a migliaia di calabresi, investendo 41,4 milioni di euro. La grande sfida è quella di coinvolgere per il 2022 almeno 27.120 beneficiari, 7.232 dei quali in iniziative di formazione》.
Parole, griffatissime, dell’ex assessore regionale al Lavoro e vicepresidente della giunta Giusi Princi. Siamo a metà aprile del 2022, un anno e mezzo fa. E la Regione, con il “lavoro” in testa, tenta subito un gran Gol (programma di garanzia e occupabilità dei lavoratori). Uno di quei “gol” che possono fare subito la differenza in una legislatura e non a caso la regnanza ha mostrato movenze d’orgoglio sul piano mediatico…《Siamo orgogliosi – il verbo datatissimo di Giusi Princi – che l’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive, abbia dato esito positivo al programma Gol, frutto di un intenso lavoro del dipartimento Lavoro e welfare della Regione Calabria, la cui proposta era stata deliberata dalla giunta appena due settimane fa. Un’approvazione che brucia le tappe rispetto ai tempi soliti degli iter burocratici e che, a detta dell’Anpal stessa, arriva prima di tante altre regioni, con tempi quasi pioneristici. Il presidente Roberto Occhiuto, con il quale abbiamo lavorato d’intesa costante anche su questo fronte, è molto fiero di questa nuova credibilità assunta a livello nazionale da tutta la squadra Regione Calabria》.
Di che essere fieri, insomma. Un gran Gol in materia di lavoro. Peccato però che da un anno e mezzo non si sia ancora mosso un solo euro dei 41 milioni in direzione della formazione. Arbitri “superiori” stanno ancora esaminando al Var i dettagli dell’azione? O c’è dell’altro? Chissà. Tuttavia il tempo trascorre con fare inesorabile.
Gol costituisce una delle riforme di sistema previste nell’ambito del Pnrr e nasce nell’ambito delle iniziative mirate ad accompagnare la ripresa economica della Calabria.
L’obiettivo è fornire nuovi ed uniformi standard all’erogazione delle politiche attive del lavoro. 《La realizzazione del programma Gol costituisce infatti una sfida significativa, avvincente, rivoluzionaria – siamo sempre al verbo datato di Princi – per tutti i soggetti della rete regionale delle politiche attive (Centri per l’Impiego, ambiti sociali, soggetti privati accreditati ai servizi per il lavoro, enti di formazione, enti del terzo settore), tutti chiamati a concretizzare un nuovo sistema di esigibilità delle misure di politica attiva, l’integrazione con le politiche della formazione e la personalizzazione degli interventi. Sono certa che le misure che stiamo adottando nel mondo del lavoro, nel giro di pochi anni, daranno una netta svolta alla Calabria》.
E chi può darle torto. Nel giro di pochi anni, il convincimento di Princi. Basta partire però, e non rimanere al palo. Oggi non è più Princi a detenere la delega del Lavoro, al posto suo l’ex sindaco di Locri Calabrese. Ma a quanto pare, a corporatura mutatissima tra i 2, nulla è cambiato a proposito dei 41 milioni da spendere in formazione per fare Gol.
Dovrebbe essere ancora al Var il vaglio “dell’azione”. A meno che non sia stato già decretato il fuorigioco…
I.T.