L’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che fa capo al ministero della Salute, ha valutato le performance dei manager di 53 ospedali pubblici, di cui 30 universitari.
I risultati di questa indagine sono stati presentati ieri 24 maggio 2023.
Attraverso gli indicatori utilizzati è stato possibile verificare anche le capacità gestionali, organizzative, finanziarie e contabile, clinico-assistenziale, di efficacia clinica e dei processi diagnostico-terapeutici, della qualità, della sicurezza e dell’esito delle cure.
Dalla lettura di questa indagine (dati riferibili all’anno 2021) emerge il dato positivo dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio, il quale rispetto all’Indice comparativo di performance (che permette di valutare a parità di gravità del caso la durata del ricovero) è tra i primi quattro Ospedali d’Italia, prima del nosocomio catanzarese vengono solo: Riuniti Marche Nord, Careggi (Firenze), Pisana (Pisa).
Di contro tra gli ospedali calabresi “bocciati” troviamo quello di Cosenza indicato come l’ospedale che ha raggiunto la performance più bassa d’Italia, e tra gli Ospedali universitari il Mater Domini di Catanzaro.
Con riferimento ad altro indicatore, sono stati analizzati i dati degli ospedali, invece, con le apparecchiature più obsolete (condizione che può incidere sull’accuratezza della indagine), tra questi compare purtroppo anche il Mater Domini di Catanzaro.
Per quanto riguarda i tempi di attesa di interventi per tumori tra i 10 ospedali con i tempi di attesa per gli interventi di tumore più lunghi troviamo il Pugliese-Ciaccio ed il Mater Domini di Catanzaro, dove l’attesa è lunga, ma poi i livelli di cura sono buoni per entrambe le strutture.
Del resto, alcune condizioni e indicatori di performance risentono dei dati che vengono ricavati dalle prestazioni sanitarie del Pronto soccorso, dalle liste d’attesa, dai tempi e qualità degli esami diagnostici che per essere precisi vanno eseguiti con macchinari sotto i 10 anni.
Alcuni indicatori utilizzati per l’indagine da Agenas sono afferenti :
1) Al pronto soccorso dove i pazienti devono ricevere assistenza entro le 8 ore;
2) Ai tempi di attesa che rispettano quanto indicato dai protocolli e dalla Legge (per esempio gli interventi per tumore alla mammella, al colon retto e al polmone entro 30 giorni);
3) Ai tassi non elevati di ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza: ricovero dei pazienti nel reparto specifico; attesa bassa per gli interventi sui pazienti ospedalizzati; capacità di attrarre pazienti da fuori Regione;
4) Ai bilanci e conti in ordine;
5) Al numero adeguato di medici e infermieri per posto letto;
6) Ai macchinari e apparecchiature non obsolete.
La responsabilità politica e manageriale.
Proprio in questi giorni il commissario straordinario dell’azienda ospedaliero universitaria Renato Dulbecco di Catanzaro, Vincenzo La Regina, ha annunciato che nella prossima settimana procederà alla nomina del Direttore sanitario e amministrativo.
Sono certo che la serietà e l’alta professionalità del Commissario della Dulbecco, lo condurrà alla nomina di direttori che non hanno prodotto debiti nelle loro aziende, che hanno dimostrato capacità gestionali, organizzative, economico-finanziarie e, che non siano espressione dei soliti apparati che nella sanità calabresi hanno fallito o peggio ancora che non siano teste di legno indicate da chi continua ad esercitare un potere nella sanità oramai da anni, nonostante il pensionamento. Così Antonello Talerico
Consigliere Regionale.