Bevacqua che non t’aspetti, anche se è da un po’ che ha alzato e condensato i decibel in aula nel senso che ha un tantino smesso i panni del confronto solo istituzionale. E l’Occhiuto che non ti aspetti uguale, e cioè a dire che forse per la prima volta (in veste di “replica” dalla presidenza) mostra cenni di nervosismo e (a tratti) una certa solitudine. Sterile, affannata se non assente del tutto la “solidarietà” della maggioranza, è rimasto Roberto Occhiuto con il cerino in mano dell’Ncc, noleggio con conducente. L’ultima trovata a forma di alchimia che il consiglio regionale vota a maggioranza come proposta. Non meno di 200 auto da noleggiare sul territorio regionale a beneficio della mobilità interna in previsione del semestre turistico. Della serie, caro turista, non attendere un pullman o un treno locale che non passerà mai per transitare da Lamezia a Tropea o Soverato piuttosto che a Camigliatello o Gambarie. Una telefonatina in stile “taxi” e parte uno dei 200 mezzi a noleggio con conducente, ovviamente con costi niente a che fare con il servizio taxi se non risibili o assenti del tutto. Paga, manco a dirlo, la Regione che non a caso affida alle Ferrovie della Calabria la committenza della faccenda su scala regionale. Ferrovie della Calabria, notoriamente palcoscenico e partita Iva con diversi zeri dopo il meno, che tutto ha in dote e retaggio fuorché gestione e servizio auto. Cioè a dire la Regione incarica una società partecipata di gestire un parco auto a noleggio pur in presenza non solo di un costante affanno di gestione delle Ferrovie in generale ma anche di una totale inesperienza e non dotazione in materia. E infatti, Ferrovie, dovrà coinvolgere un soggetto terzo, rigorosamente privato, per la fornitura del parco auto a noleggio.
Il capogruppo Pd Mimmo Bevacqua, analizzando per grandi linee i contorni paradossali della faccenda e della proposta, mette in guardia maggioranza e presidente. Guardate che chi ci ascolta e ci osserva non farà fatica a definirla “marchetta” la questione. Della serie, quale società ci sta sotto da favorire e a quali costi e con quali affanni? Oltre alla boccata di ossigeno per Ferrovie c’è dell’altro? Lungi dal sospettare che i dubbi siano seriamente in essere, cioè che vi sia davvero questo rischio, Bevacqua nel suo intervento definisce borderline e impopolare la spesa e la proposta perché la gente farebbe fatica a capire. Perché non istituire una regolare convenzione con una società di noleggio nazionale, tanto per dire? Che bisogno c’era e c’è di passare per la committenza di Ferrovie se poi sempre da una società terza ci si deve approvvigionare?
C’è poi la partita prettamente tecnica, normativa. L’ufficio legislativo del consiglio, a quanto pare, storce il muso perché la proposta deve per forza inserirsi in una riforma generale e normativa sulla mobilità regionale. Ma se pure dovesse esprimere parere negativo si ascolterà l’ufficio legislativo regionale? Oppure lo si terrà, parere, come decoro mentre invece il consiglio e la maggioranza andranno (come sono andati anche in questo caso) dritti per la loro strada a testa bassa? E il confronto e il contributo della minoranza? Un dipinto per le foto di gruppo?
Più o meno in questi termini, anche se non del tutto, il capogruppo Pd questi temi e questi quesiti ha posto all’aula e al presidente. Che però, forse per la prima volta, ha risposto con discreto nervosismo non mancando ovviamente di replicare a modo suo, tipo che questa Regione non ne fa marchette a nessuno e si fa fatica a comprenderlo perché queste erano pratiche del passato che hanno contribuito al cattivo nome della Cittadella. Tanto per capirci, secondo Occhiuto in risposta a Bevacqua, non c’è pericolo che si possa pensar male perché le cattive pratiche non abitano più a Germaneto.
Non v’è dubbio né prova contraria che non sia così. Anche a prova di noleggio con conducente con committenza alle Ferrovie. Del resto le auto sono materia “sensibile” in Regione. Impossibile arrivare in Cittadella senza, del resto. Anche se qualcuno pare ci sia arrivato proprio perché se n’è privato. Cedendone una…
I.T.