Per la Procura generale il sindaco sospeso di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà (Pd) va condannato anche in appello per abuso d’ufficio nel processo sulle irregolarità nelle procedure di affidamento del Grand Hotel “Miramare”. A riportare la notizia è Il Fatto Quotidiano. Si è conclusa oggi la requisitoria del sostituto procuratore Walter Ignazitto, applicato alla Procura generale dopo aver coordinato le indagini e dopo aver rappresentato l’accusa nel processo di primo grado assieme al pm Nicola De Caria. Lo scorso novembre Falcomatà era stato condannato a un anno e quattro mesi di carcere con pena sospesa, mentre era stato assolto dall’imputazione di falso.
Il Tribunale, inoltre, aveva condannato ad un anno di reclusione con pena sospesa, sempre per abuso d’ufficio, anche sette assessori della sua giunta: Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Maria Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Antonino Zimbalatti. Per tutti loro l’accusa ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado. In forza della legge Severino, gli amministratori condannati (sindaco compreso) sono stati sospesi dall’incarico per 18 mesi, viene riportato ancora da Il Fatto Quotidiano.
La Procura chiede la conferma della condanna a un anno e quattro mesi per Falcomatà
Il sindaco sospeso di Reggio Calabria è accusato di abuso d’ufficio e irregolarità nell'affidamento dell'Hotel "Miramare"