Un concorso che viene da lontano, da molto lontano (2016). E che nei giorni scorsi ha conosciuto il suo epilogo, la sua conclusione.
Ha a che fare, il concorso da poco portato termine, con l’Asp di Cosenza e riguarda 49 assunti a tempo indeterminato tra le cosiddette categorie protette, diversamente abili come si definiscono di questi tempi. Il tutto risponde a una legge dello Stato che sanziona quegli enti pubblici che nella loro pianta organica non riservano una certa quota proprio alle categorie protette. L’Asp di Cosenza nel 2016 individua e perimetra la percentuale e i settori e mette tutto a bando. Si tratta di 9 addetti all’assistenza personale, 10 coaudiatori amministrativi, 24 per personale di segreteria con patente europea per PC, 6 addetti all’ufficio tecnico. In tutto 49 posti per 4 graduatorie diverse. Nei giorni scorsi, dopo un lungo e tortuoso iter non privo di polemiche, la trasmissione definitiva delle graduatorie a firma del direttore del dipartimento amministrativo Remigio Magnelli. Con una sorpresa non di poco conto, in nome della privacy difficilmente rintracciabile in casi del genere. Le 4 graduatorie, da cui si evincono i 49 assunti a tempo indeterminato all’Asp di Cosenza, hanno solo dei codici identificativi ma nessun nome e nessun cognome. Dei numeri e delle lettere, anonime. Così che ognuno conosce il suo ma gli altri non lo possono identificare.
Vincitori di concorso senza identità (e specifica sui punteggi nelle prove). Seguendo una procedura del tutto inedita, ancorché sconcertante in materia di concorsi pubblici. Ma se un perdente vuole far ricorso lo farà nei confronti di un non meglio identificato codice?
Di seguito le surreali graduatorie pubblicate dall’Asp di Cosenza…
P1-16-IDENT-PROF- ASS-PERSONALE
P1-16-IDENT-PROF-SEGRETERIA-PATEUROP