Rosaria Succurro non ha perso neanche un giorno per dimostrare che lo schema con lei è diretto e persino inedito. Prima presidente della Provincia donna, già sindaco di San Giovanni in Fiore, prima regnante a Palazzo che coinvolge direttamente marito e cognata nella gestione del potere. Lo fa in trasparenza, senza sotterfugi, e anche senza il benché minimo timore nei confronti della risonanza mediatica. Che non le può essere favorevole. Della serie, più che vincere con i voti di destra e sinistra, di sotto e di sopra, della Cosenza che appare e di quella che scompare, non si può fare. Cosa vuoi che sia coinvolgere il marito come capo gabinetto (la gratuità non dice nulla in termini di notizia) e la cognata come consulente interna. Per certi aspetti è come se Rosaria Succurro avesse voluto chiarire sin da subito che è inutile perdere tempo con gli incarichi di rimando, di riflesso, quelli a fattura multipla. Meglio andare al sodo e coinvolgere chi è di famiglia e merita più fiducia.
E’ evidente però che questo schema a tratti inedito, sfrontato e giovanile, cosentino ma anche oltre Cosenza, mette immediatamente in crisi invece proprio quel sistema di “fatture multiple” di cui si è nutrito per anni il pianete dei portaborse di Cosenza. Quel pianeta rigorosamente trasversale e multicolor che ha sempre cambiato casacche, partiti, liste, movimenti e tutto quello che c’era da cambiare. In sintesi questo universo dei portaborse l’ha sempre immaginata così: c’è chi vince e poi tutti in qualche modo governiamo. Succurro con la chiamata “alle armi” della famiglia rischia di inaugurare, al contrario, una drammatica stagione per il grigio partito dei portaborse multicolor con un grande pericolo sullo sfondo, cioè quello di restare senza lavoro.
Non a caso chi si lamenta da subito sono due icone del nobile e legittimo trasversalismo che nelle istituzioni ha generato anche portaborse, Mimmo Frammartino e Bianca Rende. Il primo è stato portaborse di Gigi Incarnato per sette anni (la figlia lo è stata di Orlandino Greco per cinque) senza contare che del tutto legittimamente, Frammartino, ha vissuto liste e orizzonti politici come nessuno in città. Li ha cambiati tutti. La seconda abilissima e molto quotata figlia dello storico Pierino è stata portaborse di Agazio Loiero e Mario Maiolo. Figure di assoluto prestigio. Perché il portaborse o il consulente o in generale l’uomo di Palazzo è figura centrale nelle istituzioni. Di potere e di indirizzo. Non è per niente un dettaglio. E se ora ci si mettono solo i parenti dentro non va bene…
I.T.