Post mortem “Cetraro” ci ripensa: chiesto il sangue all’Annunziata

Il direttore sanitario Cesareo fa "provviste" di sacche e si avvicina la riapertura della chirurgia nello spoke

Le “provviste” post mortem, ma meglio tardi che mai soprattutto quando c’è la salute in mezzo. Dopo aver sospeso la chirurgia nell’intero spoke Paola-Cetraro (praticamente tutta la costa tirrenica cosentina) a causa dell’allarme lanciato dal centro trasfusionale (non c’è più sangue) la direzione sanitaria dell’ospedale decide di chiedere sacche d’emergenza all’Annunziata di Cosenza. Probabilmente la cosa più semplice, ancorché necessaria. Che però, come decisione, è arrivata appunto “post mortem”, cioè a caso deflagrato. Prima infatti la direzione sanitaria del presidio spoke del Tirreno ha sospeso gli interventi chirurgici per mancanza di sangue (è come abbandonare un’auto per mancanza di benzina) e poi, solo poi, ha deciso di chiedere aiuto, soccorso. Evidentemente perchè avrà pensato che è un po’ troppo lasciare da Praia ad Amantea del tutto scoperta la costa senza poter contare sulla chirurgia d’urgenza. Deve essere per questo che la commissaria dell’Asp di Cosenza, Bettelini, più d’uno la descrive nera di rabbia in direzione del vertice dello spoke Paola-Cetraro. Anche perchè sotto la sua egida finisce per arrivare tutto il veleno di una costa intera che in pieno rientro dalle vacanze non può contare sul “soccorso” chirurgico dell’ospedale che si intravede dal finestrino delle macchine…