Mario & Mario, l’Occhiuto che non ti aspetti chiede la rimodulazione di un fondo ministeriale da 26 mln di euro per “sistemare” meglio Vaglio Lise in vista del nuovo ospedale

Il progetto del nuovo ospedale di Vaglio Lise

Mesi fa il sindaco di Cosenza giocava a braccio di ferro con il governatore calabrese Mario Oliverio per il sito dove realizzare il nuovo nosocomio cittadino. Mario Occhiuto si dichiarava contro Vaglio Lise a favore della colina dove sorge il Mariano Santo per non spostare la zona dove già esistono le principali strutture ospedaliere di Cosenza.

Acqua passata ormai. Nei giorni scorso il dietrofront di Palazzo dei Bruzi che ha cambiato idea appoggiando Vaglio Lise quale sito ottimale per il nuovo ospedale. Pace fata dunque. Occhiuto addirittura è così d’accordo che poche ore fa ha richiesto la rimodulazione di un fondo ministeriale da 26 mln di euro per allocare più risorse proprio in direzione Vaglio Lise in vista dell’inizio dei lavori. Il centro storico cittadino invece continua a rimanere fuori dagli interventi comunali e sicuramente da questo fondo milionario. La proposta progettuale, denominata “Valorizzazione dei Quartieri e rigenerazione urbana: le periferie come nuove Porte della Città di Cosenza”, consiste in un insieme coordinato e ragionato di interventi riguardanti la riqualificazione e la rigenerazione sociale, culturale, architettonica e strutturale delle aree periferiche della Città di Cosenza, quali Vaglio Lise, Serra Spiga, San Vito, via Popilia e località Caricchio, in quanto caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi. Ancora nulla dunque per la parte antica della città. Ci si adegua invece al diktat della Regione Calabria per la realizzazione del nuovo ospedale a Vaglio Lise. Si legge infatti nella delibera di giunta del 16 parile scorso: “Presentata ed approvato che si allega al presente atto; – la proposta di rimodulazione è stata focalizzata principalmente sull’Ambito 1 – Vaglio Lise, le cui aree sono state individuate e ritenute idonee dalla Regione Calabria a seguito di uno studio di fattibilità appositamente commissionato per la realizzazione del futuro Polo Ospedaliero di Cosenza, che prevede n. 705 posti letto per una superficie di circa 134.000 mq, per un importo complessivo di circa €370.000.000,00. Lo studio ha ipotizzato la costruzione del nuovo presidio in tre differenti aree urbane della città di Cosenza (Vaglio Lise, Via degli Stadi, località Muoio), tuttavia è stata preferita dalla Regione Calabria la zona di Vaglio Lise per diverse motivazioni: minori costi e tempi di realizzazione; assenza di problemi legati alla parcellizzazione dei terreni e quindi alle azioni di esproprio; minori rischi dal punto di vista idrogeologico, sismico e archeologico; maggiore accessibilità dell’area. Il progetto intende intervenire nelle aree attualmente occupate dal piazzale merci della stazione ferroviaria di Cosenza e si estende nella zona ad essa limitrofa in tutta l’area di Vaglio Lise, mediante la realizzazione di un parco urbano e di una viabilità alternativa con l’interramento della SS107 Silana – Crotonese. -il futuro Polo Ospedaliero di Cosenza interessa gran parte delle aree di Vaglio Lise, sulle quali la proposta progettuale di riqualificazione delle periferie aveva previsto diverse azioni di intervento, pertanto, risulta necessario operare una rimodulazione delle stesse e ampliare il perimetro di intervento inizialmente previsto, preservando gli obiettivi prefissati; -di conseguenza, è stato necessario apportare alcune variazioni anche dal punto di vista economico nell’“Ambito 1 – Vaglio Lise”, che a loro volta hanno comportato modifiche di spesa anche in altri Ambiti di intervento; tuttavia l’importo totale del progetto, così come le relative quote di finanziamento e cofinanziamento, risultano inalterate; -le variazioni hanno comportato una rimodulazione tecnica ed una rimodulazione economica degli ambiti di intervento. Risulta indispensabile procedere con urgenza nella predisposizione degli atti tecnico-amministrativi successivi e necessari alla realizzazione degli interventi previsti dalla proposta progettuale presentata e dalla convenzione stipulata con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con particolare riferimento all’art. 4 (Obblighi dell’Ente Beneficiario)”.

I. T.