Percolato nei fiumi, Baldino (M5S): “Regione Calabria lenta e parlamentari immobili”

La Regione Calabria si sveglia e dopo due settimane dal disastro ambientale convoca un tavolo tecnico. Meglio tardi che mai, si potrebbe dire, anche se in questo caso ogni giorno di ritardo è stato un duro colpo al pregio agricolo del territorio, alla salubrità della ambiente e delle falde acquifere”.Lo afferma, in una nota, Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S alla Camera.

“La quantità di percolato da asportare – aggiunge Baldino – è ancora tale che l’attività di aspirazione delle autobotti non è risultata sufficiente per metterci al riparo dal disastro. Da settimane il territorio vive una situazione emergenziale nel silenzio e nelle azioni tardive delle istituzioni preposte, un’emergenza che invece avrebbe richiesto tempestività e determinazione da parte di coloro che oggi in maggioranza ricoprono ruoli istituzionali e che non perdono occasione per foto opportunity di promozione dell’agricoltura e della gastronomia locale, ma che invece non hanno mosso un dito per sollecitare l’intervento del governo”.

“Parliamo di un territorio bistrattato dalle istituzioni regionali, ridotto a pattumiera d’Italia – aggiunge la parlamentare – per la presenza fortemente voluta e promossa, di una discarica che accoglie rifiuti speciali provenienti da tutta Italia e sulla quale pochi guadagnano in ricchezza e potere, tranne i cittadini calabresi che ci rimettono in salute e prestigio. Per tutti questi motivi, a distanza di 14 giorni dal disastro annunciato è tempo di provvedere senza più indugi alle operazioni di bonifica che ricadono in capo alla Bieco srl, di cui invece non si sa ancora nulla sui tempi e sui modi e valutare di revocare ogni autorizzazione all’attività della discarica oggi sottoposta a sequestro probatorio.
Una situazione che ho già posto all’attenzione del ministero dell’Ambiente a cui da tempo ho richiesto di coordinare un tavolo tecnico non solo con gli enti interessanti ma anche con Ispra e l’attivazione del Ram della Guardia Costiera oltre che azioni di vigilanza e controllo sull’attività di bonifica. Mi auguro di fare fronte comune con tutti i parlamentari del territorio perché sulla salute dei calabresi non si deve guardare il colore politico”.