Loizzo, ripristino Unità assegnate “Operazione Strade Sicure”

Gentilissimo Nicola,
porto alla Tua attenzione quanto avvenuto recentemente al Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, nei pressi della rampa di uscita delle auto blindate dei magistrati.
Sono stati rinvenuti, dai militari dell’esercito, due fili che fuoriuscivano dagli autoveicoli blindati destinati alla protezione dei magistrati.
Dopo i primi accertamenti, è stato trovato un involucro che, in primo momento, ha fatto sospettare potesse trattarsi di un ordigno posizionato e successivamente si è appurato che tale involucro conteneva, invece, 57 cartucce per fucile.
Attualmente gli investigatori stanno tentando di accertare il movente dell’intimidazione e di identificare i responsabili.
Solo successivamente sono state potenziate le misure di sicurezza e di vigilanza attorno all’edificio che ospita la Procura della Repubblica ed il Tribunale di Reggio Calabria, a seguito di una decisione presa dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Reggio Calabria dott. Massimo Mariani.
L’inaccettabile ritrovamento nei pressi del Palazzo di Giustizia, settore nevralgico per la lotta alla ‘ ndrangheta, richiede da parte del Governo un intervento netto e preciso, nel solco della prevenzione ed in decisa contrapposizione alla volontà della precedente compagine governativa giallorossa che ha, invece, dimezzato il contingente di militari all’interno della Città di Reggio Calabria.
Vale evidenziare che il contingente dell’ “Operazione strade sicure” nel Comune di Reggio Calabria comprendeva 108 militari fino al 30 giugno 2021; tale numero, certamente non sufficiente, è stato ridotto ad 82 unità nel luglio del 2021 ed ulteriormente ridimensionato a 48 militari dal 1 luglio 2022 fino ad oggi.
È dovere del Parlamento rimarcare il gravissimo pericolo che si sta consolidando nella Regione Calabria a causa di una iniziativa di un precedente governo che, nella sua decisione, parte dall’errato presupposto che il contrasto alla criminalità organizzata nella zona di Reggio Calabria non sia più necessario, o, comunque, da attenuarsi.
Al riguardo, occorre ribadire con fermezza che, invece, proprio in via preventiva e di deterrenza al fenomeno mafioso ed al fine di affermare la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica, occorre una massiccia presenza dello Stato, innanzitutto con le forze dell’ordine e con l’incremento in termini numerici della felice iniziativa di un controllo capillare del territorio adottato tramite l’ ”Operazione strade sicure”.
Occorre precisare che compito del Parlamento è quello di intercettare tutti gli interessi riconducibili al sistema Paese, siano essi di natura pubblica siano essi di natura privata, ed attraverso una adeguata ponderazione di essi, stimolare l’azione governativa che è doverosa, anche in virtù del principio di separazione dei poteri, quest’ultimo valore inesauribile dei precetti di un paese democratico.
Proprio alla luce di tale ponderazione di interessi, emerge per la Città di Reggio Calabria la necessità che venga garantita la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica, nonché la costante ed adeguata lotta alla criminalità che passa necessariamente attraverso il capillare controllo del territorio ed il supporto alla magistratura, sempre in prima fila nel contrasto alla ‘ndrangheta.
Si tratta, quindi, di assicurare l’ordine pubblico politico, legato strettamente al funzionamento dello Stato ed alle libertà fondamentali dei cittadini ed, al contempo, di tutelare l’ordine pubblico economico deputato a preservare i valori intrinseci di libertà e di proprietà, elementi essenziali per lo sviluppo economico, sociale e culturale della Calabria e quindi di tutto il Paese.
Vale rimarcare che tale interesse pubblico si coordina poi con gli altri interessi pubblici strettamente legati all’impedimento dell’estensione del fenomeno mafioso anche in altre regioni italiane, ovvero in altri paesi dell’Unione europea, ed, altresì alla tutela dell’iniziativa economica privata, ormai da lungo tempo vessata e compromessa in Calabria, e non solo, da ricatti e violenze di ogni genere.
Ristabilire l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica non significa compromettere la libertà dei cittadini, significa, invece, garantire ad essi effettività di tutela, nonché la doverosa protezione anche a tutti gli operatori dello Stato che lottano continuamente ed incessantemente per il rispetto delle leggi ed a tutela della comunità ed ai quali va sempre il nostro ringraziamento.
Porre all’attenzione tale importantissima questione è dovere del Parlamento così come è dovere del Governo recepire gli impulsi dell’Assemblea Parlamentare.
In ragione di quanto sopra esposto, si rende effettiva la necessità di incrementare nella Città di Reggio Calabria il numero dei militari destinati all’ ”Operazione strade sicure” portandolo dalle attuali 48 unità alle 108 unità iniziali.
Numero, quest’ultimo, destinato ad aumentare e non a diminuire.
RingraziandoTi fin d’ora per quanto farai ti saluto cordialmente.

Simona Loizzo