Ponte sullo Stretto, si fa avanti una big cinese delle costruzioni. Ma Salvini la stoppa

In un’intervista al Sole 24 Ore, Pei Minshan della China Construction: «La nostra tecnologia è già collaudata»

«Sappiamo che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano ha emesso un avviso in cui si afferma che il progetto del ponte utilizzerà il piano tecnico del 2011 e realizzerà il ponte strallato (cioè sospeso, con l’impalcatura retta da una serie di cavi ancorati a piloni di sostegno, ndr) più ampio al mondo, ben 3,2 chilometri. Un piano adeguato ai più recenti standard tecnologici, di sicurezza e ambientali. In qualità di più grande società di progettazione e costruzione di ponti al mondo, CCCC è sicuramente molto interessata all’implementazione del progetto». Lo dice, in un’intervista al Sole 24 Ore, Pei Minshan, deputy general manager e ingegnere civile specializzato in ponti, di China Communications Construction Company (CCCC), terzo big mondiale delle costruzioni. «Speriamo di poter utilizzare la nostra tecnologia già collaudata nella costruzione di altri due ponti simili per contribuire a promuovere lo sviluppo economico e l’integrazione nel Sud e nel Nord dell’Italia», sottolinea il manager.
«CCCC è sempre stata molto interessata a cooperare con l’Italia ed i Paesi della Ue nella costruzione di infrastrutture come i porti – precisa Minshan – . Già nel 2017, ha fornito una soluzione di consulenza progettuale basata sul BIM (build information modeling, ndr) per il nuovo progetto del porto offshore in acque profonde a Venezia; nel 2019 ha fornito 4 gru di banchina, 14 gru a cavalletto su rotaia automatizzate e 7 attrezzature per il cantiere per il porto di Vado», ricorda l’ingegnere.

Salvini: «Molto probabilmente lo farà Eurolink»
«Quelli cui è stata assegnata la gara europea sono quelli che molto probabilmente continueranno con la versione definitiva del progetto». Così il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini rispondendo a una domanda nel corso della conferenza nella sede della stampa estera, a Roma, in merito a un articolo del Sole 24 Ore che riferiva dell’interessamento alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina da parte del big delle costruzioni cinese CCCC. «Nel decreto – ha spiegato il ministro – è previsto che la società Stretto di Messina Spa ha l’obiettivo di discutere con chi ha già vinto la gara europea, e quindi c’è già un consorzio, Eurolink, con un progetto. Non vedo la possibilità di interventi da parte di altri per mettere mano a un progetto che al 90% va solo aggiornato ma che è definitivo». Il ministro ha ricordato che il ‘decreto Ponte’ prevede la nomina del consiglio di amministrazione della Stretto di Messina Spa entro questo mese di aprile.