《Non scappiamo in ritirata》,《zitto e buono, hai svenduto la Calabria》

Autonomia differenziata, botta e risposta tra Occhiuto e il Pd

《Sull’autonomia differenziata la mia linea – afferma il presidente della Regione Occhiuto – e dunque quella del governo regionale che guido in Calabria, è chiara: attuare per interno la Costituzione può rappresentare una grande opportunità anche per le Regioni del Sud.
E quando dico attuare per intero quanto prescritto dalla nostra Carta fondamentale, non mi riferisco soltanto all’articolo 116, quello appunto sull’autonomia, ma anche al 117 e al 119, quelli che regolano i diritti sociali e civili – che vanno garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale – e la perequazione.
E in questa mia posizione la stella polare è rappresentata dal fatto che – semmai questo processo andasse a buon fine – ci saranno ricadute concrete sulle risorse che verranno ripartite tra le Regioni.
Se l’autonomia differenziata diventa l’occasione per superare una volta per tutte il criterio della spesa storica, a favore di quello dei fabbisogni standard, ben venga il disegno di legge Calderoli.
Grazie alle modifiche al ddl, che Forza Italia è riuscita ad ottenere anche su mia sollecitazione, abbiamo un buon punto di partenza per condurre in porto questo percorso appena iniziato: ogni riferimento alla spesa storica è stato stralciato.
Da 20 anni si provava ad ottenere questo risultato, e non ci si è mai riusciti.
La versione del testo approvata in Consiglio dei ministri dice di fatto che prima andrà superata la spesa storica, e solo poi si farà l’autonomia differenziata.
Se questo sarà l’iter, e noi vigileremo affinché questa logica venga rispettata, sarà un’importante novità anche per le Regioni del Mezzogiorno.
Poi c’è un aspetto politico e di approccio che voglio rivendicare.
Dico con determinazione ‘no’ ad un Sud che scappa in ritirata. L’atteggiamento di chi ha giocato di rimessa negli anni passati ha creato solo sperequazione per le Regione meridionali, e vantaggi per il Nord.
Qui, invece, occorre giocare questa partita a viso aperto, senza timori reverenziali.
Chi ha governato la Calabria negli scorsi decenni mi ha consegnato una Regione allo sfascio, anche senza autonomia differenziata. Noi stiamo lavorando per cambiarla, e ci riusciremo anche se otterremo una corretta attuazione della Costituzione repubblicana》.
《Occhiuto inganna i calabresi – replica il Pd regionale- e li condanna ad un futuro senza servizi in ambito sanitario, formativo e infrastrutturale, tra gli altri.
Siamo convinti anche noi che con l’autonomia differenziata ci saranno ricadute concrete sulle regioni, ma non certo positive come vorrebbe fare intendere, tentando di ribattere alle numerose contestazioni subite all’indomani del voto favorevole in Conferenza delle Regioni, proprio sul ddl Calderoli.
Superare il criterio della spesa storica nell’assegnazione delle risorse non è una battaglia da barattare con l’autonomia differenziata, ma un principio di eguaglianza e solidarietà a cui bisogna dare riconoscimento proprio in attuazione della Costituzione, a prescindere da tutto il resto.
Se c’è qualcuno che scappa, dunque, è proprio il presidente della Regione Calabria e lo fa per mettersi in fila al fischio di richiamo della sua parte politica. Zitto e buono perché c’è da rispondere alle esigenze dei leghisti.
Il concetto di autonomia differenziata, in una fase storica, economica e sociale come quella che viviamo, non ha ragione di esistere in nessuna forma proprio perché renderebbe inattuati molteplici principi costituzionali. Questo Occhiuto è bene che lo consideri!”》.