Fedele “perde” ancora contro Talerico (alla sua prima uscita in consiglio regionale)

Proposta al Tar di Reggio (che ha rigettato) una sospensiva del precedente decreto che assegna il seggio in attesa dell'udienza di merito dell'8 marzo

C’è una udienza di merito prevista per l’8 marzo e, se proprio dobbiamo dirla tutta e per gli appassionati alla materia, anche in Cassazione. Della serie, ne deve passare ancora acqua sotto i ponti delle carte bollate. Eppure, evidentemente non paga, Valeria Fedele ha proposto per tramite dei suoi legali una richiesta di sospensiva al Tar di Reggio contro il decreto di assegnazione del seggio in consiglio regionale ad Antonello Talerico, la vicenda è abbastanza nota ancorché aggiornata di continuo. In attesa di una udienza di merito prevista per l’8 marzo il Tar di Catanzaro ha in precedenza sospeso l’assegnazione del seggio in un primo momento a beneficio di Valeria Fedele consegnandolo di fatto a Talerico. Carte e bagagli della faccenda si sono poi trasferiti temporaneamente a Reggio dove ha sede la struttura del consigliere nonché il consiglio regionale stesso ed è qui che Fedele ha proposto la sospensiva della sospensiva, sempre in attesa dell’8 marzo nonché di una udienza in Cassazione. Ma niente da fare nemmeno stavolta. Il Tar di Reggio non considera le ulteriori tappe insufficienti o, al contrario sufficienti per accordare una sospensiva della sospensiva sicché si resta come prima. Talerico dentro e Fedele fuori.

«Ritenuto che – scrivono i giudici – ad un primo sommario esame, debba escludersi che il ricorso per Cassazione produca ex se effetti sospensivi o che vi sia la necessità del passaggio in giudicato della sentenza di ineleggibilità;
Considerato che le motivazioni rese dalle pronunce indicate dalla ricorrente in
punto di esecutività delle sentenze in materia – e comunque relative all’ipotesi di
decadenza dalla carica di Sindaco – sono contraddette dal Consiglio di Stato, nella
decisione n. 10/2012, di riforma proprio della sentenza del Tar Catanzaro, n.
963/2011 invocata in ricorso, oltreché dallo stesso comma 8 del richiamato art. 22;
Rilevato, pertanto, che il prospettato periculum della surroga e della sostituzione
della ricorrente Valente con il controinteressato Talerico sia da ricondurre alla
sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro, n. 144/2023, di conferma della
pronuncia di primo grado, in atto non sospesa; P.Q.M. Rigetta l’istanza di tutela cautelare monocratica proposta coi motivi aggiunti, ferma restando allo stato la camera di consiglio dell’8 marzo 2023 già fissata col precedente decreto».

Intanto è stato anche il lunedì della “prima” di Talerico in consiglio regionale.

«Sono arrivato con un anno e mezzo di ritardo, ben consapevole della sfida che attende il Consiglio che è anche quella di riordinare e semplificare il corpo legislativo». Talerico non rivela però ancora la sua nuova collocazione atteso che, eletto con Forza Italia, è stato lui stesso a parlare di «incompatibilità» con il coordinatore regionale azzurro Giuseppe Mangialavori.

Una transazione verso il gruppo Misto?