《Il decreto su Ischia che il Senato si appresta a convertire in legge è l’emblema di un modo
sbagliato di governare, lo Stato è colpevole nei confronti dei suoi cittadini quando aspetta il verificarsi di un evento estremo o di una vera e propria tragedia come quella che nella
notte tra il 25 e il 26 novembre 2022 ha colpito Ischia. La logica dovrebbe essere quella della prevenzione, l’abusivismo
edilizio e il consumo scellerato del suolo vanno combattuti, non si può rincorrere l’emergenza specie di fronte a un territorio fragile per il dissesto idrogeologico e ai cambiamenti climatici. Dopo questa tragedia ci aspettiamo che si apra una riflessione generale sulle questioni legate alla prevenzione del dissesto idrogeologico, alla cura del territorio e alle modalità più congrue per affrontare i cambiamenti climatici in atto, cominciando dalla base e dai provvedimenti più semplici: contrastare ogni nuova possibilità di condono e fornire alle
amministrazioni locali e ai prefetti gli strumenti idonei per abbattere gli immobili abusivi》. Lo ha detto in Aula il senatore del Pd Nicola Irto, componente della Commissione Ambiente e Lavori pubblici.
《Ci preoccupa molto – ha proseguito Irto – che sia sparita la compatibilità geologica e idrogeologica delle opere dal nuovo
Codice degli appalti, in esame nelle commissioni ambiente di Camera e Senato. È da anni che viene ribadito in Italia che la
prevenzione costa allo Stato la decima parte di quello che costa la ricostruzione. Ma evidentemente la prevenzione non è
redditizia, si lucra di più sulle macerie. In questo scenario lo Stato rischia di diventare complice》. (ANSA).
Dl Ischia, 《compatibilità idrogeologica torni in codice appalti》
Il senatore Pd, Irto, nel corso del suo intervento in Aula