«Purtroppo siamo stati facili profeti con i conti e le mirabilie della sanità di Calabria. Non si governa con gli slogan e con i social, quantomeno non solo. I problemi in Calabria sono enormi e le soluzioni, al momento, pressocché inesistenti e non a caso se coirrispondono al vero le ultime notizie pro il Tavolo Adduce è stato molto severo con la Calabria e con il commissario Occhiuto».
Così, in una nota, il gruppo Pd in consiglio regionale a proposito dell’ultimo verbale reso pubblico del comitato interministeriale sulla sanitâ calabrese. «Lo avevamo puntualmente segnalato per tempo in consiglio e sulla stampa. Ci sono cose importanti che non vanno e che prima o poi presenteranno il conto – continua il gruppo Pd -. A partire dai presunti fondi che la Calabria avrebbe avuto in più quando è ormai chiaro a tutti, e al Tavolo Adduce soprattutto, che si trattava di una partita di giro non investita di fatto sui Lea che restano al palo. Siamo e restiamo ultimi ed è questo il dato più grave, da noi puntualmente segnalato. Che dire poi di Azienda Zero, zero in tutto e per tutto. Un mistero questa partita Iva e ancor di più un mistero chi dovrebbe guidarla. Fatto sta che le gare le deve indire per tutti l’Asp di Catanzaro perché Azienda Zero di fatto non esiste ed è questa una grande anomalia come lo è il superconsulente Profiti. Cosa ha prodotto fin qui il manager per la Calabria? Anche questo lo abbiamo segnalato per tempo così come non abbiamo mai taciuto sulla vicenda dei medici cubani, pesantemente censurata ancora una volta dal Tavolo Adduce. Eravamo e siamo contrari non per l’estrazione di provenienza dei medici, siamo tutti di questa terra, ma per le procedure, le movenze. E oggi il Tavolo evidenzia ancor di più questi rilievi. Perché non si è investito sugli specializzandi calabresi procedendo alla indizione dei concorsi?».
Da tempo chiediamo di utilizzare gli specializzandi. Grazie alle norme nate nel periodo pandemico, la Lombardia ne ha assunto 966, il Veneto 1058, l’Emilia Romagna 1099; tutt’Italia ne ha immessi oltre 5mila. La Calabria? Soltanto dieci! Inoltre, dopo che finalmente la procedura era stata attivata nell’agosto scorso e 370 specializzandi avevano risposto positivamente, neanche uno è stato ancora chiamato a lavorare. E, adesso, le spiegazioni ufficiali ammettono che la procedura iniziale è stata soltanto di natura “esplorativa” e che le assunzioni saranno subordinate ai concorsi.
Cosi come abbiamo chiesto da tempo il perché i dispositivi diagnostici avanzati si trovano collocati, per lo più, presso le strutture private e la risposta arrivata è stata quella del silenzio.. Abbiamo posto l’urgenza di una medicina territoriale adeguata alle nuove sfide e tale da offrire servizi e assistenza a una popolazione sempre più anziana e distante dai centri ospedalieri, ma anche qui, nessuna attenzione degna di nota.
Non ci fa certo piacere aver rivestito il ruolo di facili profeti – conclude il gruppo Pd. – Ci sono problemi enormi nella sanità di Calabria che vengono puntualmente non affrontati salvo vederseli aggirati via social. Ancora una volta, come Pd, siamo disponibili al dialogo per la migliore soluzione possibile di alcune di queste criticità ma siamo certi che la maggioranza e il commissario andranno avanti per la loro, triste, strada. D’altronde aspettiamo da mesi una discussione in consiglio regionale sul piano operativo sanitario ».
《Non si può governare la sanità con i social…》
Il gruppo Pd in consiglio regionale: continuano ad arrivare sberle dal Tavolo Adduce, ora basta con gli slogan e affrontiamo i problemi