Ad un certo punto dev’essersi annoiato pure lui, Roberto Occhiuto. Che ogni tanto, giusto per “allenare” le performance social dove è imbattibile, gradirebbe un minimo di sana e leale competizione in consiglio regionale. Niente di che, sia ben chiaro. Niente colpi bassi ma almeno una defaticante scazzottata ma tant’è, sbadigli e noia mortale dentro la suggestiva aula di Palazzo Campanella. Poco ideale persino per i virtualismi online dello staff del presidente. Solo sbadigli e noia mortale al punto che è toccato proprio a Roberto Occhiuto provare a “svegliare” il Pd capace di sbagliare forma, contenuto e tempi di quella che aveva immaginato essere una “pungente” interrogazione l’altro giorno. Oggetto del (finto) contendere le risorse idriche con la (poco) belligerante pattuglia dem che qualche giorno fa interroga Occhiuto su dei fondi che sarebbero andati persi per colpa della Regione. Caduto male il Pd, nel suo “sonno”. Molto male. Perché se una cosa fin qui Occhiuto (almeno una) ha tangibilmente portato all’incasso era proprio quella, la pratica sbagliata dall’autorità idrica alla base della bocciatura del ministero per un bando da 104 milioni di euro. Oggi riesumata alla ribalta mediatica nazionale (Sky) ma con data retroattiva, la querelle è di marzo. Ma per gli “incandescenti” banchi del Pd è ora il momento, a luglio inoltrato. E con il mittente sbagliato, visto che almeno questa Occhiuto l’aveva azzeccata fin qui. Non a caso il presidente di Regione a stento ha trattenuto la “democristianeità” non appena ha conosciuto il “temibile” contenuto dell’interrogazione Pd… «Forse i consiglieri regionali del Partito democratico, assopiti nel loro dolce far nulla, hanno perso per strada le vicende degli ultimi mesi – ha incalzato Occhiuto -. Fatti, dichiarazioni, leggi, discussioni in Consiglio regionale. Cullati da Morfeo, i dem non ricordano niente, non sanno niente, non hanno visto niente. I 104 milioni di euro del bando React-Eu persi per le reti idriche calabresi non sono uno scoop di Sky, ma una notizia dei primi di marzo. L’Autorità idrica della Calabria – società costituita dai Comuni e presieduta dal sindaco Manna – presentó in modo errato la domanda di partecipazione al bando, e il ministero la rigettó senza appello. Quelli del Pd non ricordano nulla: loro la notizia l’hanno appresa l’altro giorno da Sky. Almeno si vadano a leggere i resoconti delle sedute d’aula dedicate al tema, condite anche dai loro interventi».
Una specie di vuoto di memoria, secondo Occhiuto. A cui tutto sommato va più che bene così. Una delegazione dem più “sveglia” avrebbe potuto chiedere conto al commissario ad acta alla sanità, sempre Occhiuto, perché la Calabria è la regione con il più alto tasso di occupazione Covid nelle intensive. Perché manca ancora il programma operativo triennale sanitario che è scaduto da novembre. Perché si fa solo finta di ripianare il precedente disavanzo che è invece stato in gran parte ripianato dalla gestione commissariale stagione passata. Perché sono chiuse le Terme Luigiane per la terza estate consecutiva mentre l’azienda sub concessionaria a costo zero si era impegnata a riprendere e non da oggi. E perché, per far fuori definitivamente questa azienda, si impegnano ora soldi pubblici. L’elenco potrebbe continuare ma non continua, non “sveglierebbe” lo stesso l’opposizione.
Anche perché se il Pd «dorme», secondo Occhiuto, il resto della pattuglia che dovrebbe contrastare il governo regionale non s’è mai svegliata. Mai, tranne il giorno dei bonifici mensili per le indennità dei consiglieri regionali. Quel giorno sveglia alle 6 del mattino. Sono 4 gli “agguerriti” consiglieri di area “populista”, quel segmento socio politico che doveva rivoluzionare il sistema. L’inedita presenza di 2 consiglieri Cinquestelle e 2 di Dema, il (tragico) acronimo che avrebbe dovuto rappresentare le velleità di de Magistris (chi lo ha più sentito?). Hanno chiesto voti con la “scopa” in mano, pronta a spazzolare la polvere del Palazzo. Mai visti né sentiti, solo il solletico per la facile navigazione da crociera di Roberto Occhiuto. Unici segni di vita, il giorno dei bonifici…
I. T.