Ultime ore anche per “Maria”, il sub che ha fatto da (vero) commissario…

Nel fuorionda della più sconcertante delle interviste tv è Crocco che rimprovera Cotticelli di non presentarsi preparato al cospetto delle telecamere. Ma il piano Covid regionale era anche compito suo, se non soprattutto. E c'è chi è pronto a giurare che abbia fatto lei la “numero uno” dell'Ufficio in questi anni...

Legata, molto legata (qualcuno sussurra persino troppo) alle sorti e alla figura di Adduce, così nota nel Palazzo della sanità ministeriale da farsi intestare il famigerato “tavolo”. Una discendenza di potere al femminile, tra loro, nata e cresciuta in tempi non sospetti già in Abruzzo e prorogata negli anni al punto che qualche malelingua le infila tutte e due in un non meglio identificato comitato trasversale di potere nazionale che avrebbe il compito di “svuotare” le casse della sanità della Calabria per trasferirla pian piano al Nord. Sotto varie forme. Ma saranno solo congetture maliziose. Quel che è certo è che Maria Crocco, la “Maria” che Cotticelli invoca nel video, salvo ricevere un “cazziatone” megagalattico («la devi smettere, ti ho detto che devi andare preparato in tv») è decisamente infilata nelle stanze che contano in materia di salute. Dalla Adduce a scendere. Sub commissario e numero due di Cotticelli ma, a conti fatti e a dar retta a chi sussurra da dentro la Cittadella, vera e propria “comandante” dell’intero Ufficio del commissario. Con Cotticelli di fatto buono solo a prelevare la penna dalla giacca e firmare le carte preparate da lei e da Mosciaro, il burocrate sempreterno della sanità di Calabria (da Chiaravalloti a Loiero passando per Scopelliti e Oliverio) che si spaccia per usciere al cronista tv mentre dà numeri e indicazioni al commissario sui posti di terapia intensiva. Maria Crocco, la “Maria” della sconcertante intervista tv, che difficilmente potrà chiamarsi fuori dalla figuraccia del piano Covid regionale che in diretta l’Ufficio scopre essere di sua pertinenza. Perché se è vero che il commissario risponde per tutti e ci deve mettera la faccia è anche vero che lei, la numero due, sulla carta ha il ruolo tecnico di redigere la documentazione e preparare gli atti conseguenti. Della serie, oggi sparare solo su Cotticelli e sulla croce rossa che abbandona il campo non è solo semplice ma persino dal sapore pilatesco. Cotticelli ha firmato, fatto e non fatto solo quello che l’Ufficio ha preparato per lui e va da sé che non è semplice uscirne per nessuno da questa figuraccia mediatica tombale. Così come Cotticelli anche Crocco, a tutti gli effetti, deve probabilmente rispondere della mancata attuazione non solo del piano Covid ma anche del piano operativo 2019/2021 della rete ospedaliera, della mancata approvazione dei conti consuntivi, del mancato controllo a tutti i livelli ed in particolare del piano di rientro delle aziende, della mancata adozione dei programmi di assunzione, dell’aumento di indebitamento e della diminuzione dei Lea. Questo solo per restare alla freddezza dei compiti formali e dei numeri che non tornano nell’Ufficio del commissario e senza per forza dover dar retta alle solite malelingue, spesso disinformate, che associano la sua figura anche ad un incedere più “gentile” che avrebbe praticato a favore di una parte della sanità privata, persino prefigurando conflitti di interesse parentali. Ma qui si ritorna nella palude delle chiacchiere e nel primo sabato della zona rossa di Calabria vi è la netta sensazione, invece, che ce n’è abbastanza di dati certi e inconfutabili alla mano per aspettarsi l’azzeramento dell’intero Ufficio da un’ora all’altra…

I.T.