“Speranza si dimetta, basta umiliare i calabresi”

Dopo la rinuncia del candidato indicato dal governo Eugenio Gaudio, il presidente ff Spirlì chiede un commissario perbene che lavori con noi per il bene della Calabria

“Una grande delusione, un grande dolore. Anche perché la giustificazione offende doppiamente la nostra Regione. Sembra che le nostre città non siano gradite alla sua famiglia. E’ un momento di particolre imbarazzo. l’unica cosa che mi sento di dire è che deve finire questo commissariamento della sanità calabrese e si può dimettere il ministro Speranza. Lo abbiamo detto da settimane e siamo disponibili in nome di tutti i calabresi a una gestione unitaria condivisa con il Governo perché finalmente la sanità calabrese torni ad essere amministrata dai calabresi.
Sembra che la sordità che in questo eroe stanno dimostrando a Roma stia producendo oltre il danno, la beffa.
Parlo per chiunque è a rischio Coronavirus. Non abbiamo un piano di contrasto al Covid19. E chiarisco una volta per tutta. Siamo esclusi come Regione Calabria da 11 anni dalla gestione della sanità calabrese. Posso capire che negli anni precedenti ci siano stati cattivi politici, posso capire tutto ma non posso capire ancora come il Governo possa tenere un commissariamento dopo che è di dominio pubblico che il fallimento è il risultato del fallimento di tutti i commissari ad acta si sono succeduti in questi anni”. Così, un amareggiato presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì in diretta facebook ha commentato la rinuncia alla carica di commissario da parte del prof. Eugenio Gaudio.

“Tra qualche mese andrò via. Ma non posso accettare che – ha proseguito – in questo periodo di grande emergenza, non si può accettare che non ci sia un piano. I territori stanno patendo. E’ vero che stanno arrivando gli ospedali di campo”.
“I tre commissari , diciamocelo chiaro, se ne sono andati per motivi futili, la verità a sanno loro tre e il Governo.

“Il ministro alla Sanità – ha proseguito Spirlì – sta mostrando un’imbarazzante incapacità a gestire l’operazione – chiamiamola – così – Calabria. Non siamo una regione di terzo mondo, non siamo una regione di malviventi, di ‘ndranghetisti. Basta con questo pregiudizio nei confronti dei calabresi”.

“Chiedo al governo, basta errori. Quattro in una settimana sono troppi. Chiedo – ha concluso – una persona onesta, pulita e con gli attributi e venga in Calabria per fare con noi e non contro di noi il bene della regione”.

In chiusura di collegamento chiede ai calabresi di scrivere “basta” sui social per poter essere ascoltati dal Governo.