Più Scura della mezzanotte

Negli studi di Giletti rientra dalla porta principale “l'arena” di Calabria con l'ex commissario alla Sanità collegato via skype. Emergenza Covid e debito pregresso le probabili tracce con la morte (anche misteriosa) di Campolo che potrebbe far capolino...

Tra Cotticelli “smemorato di Collegno” e Zuccatelli temerario delle mascherine ecco che “l’arena di Calabria” di Giletti fa un passo in avanti e due indietro. E nella puntata di domenica sera si collega via skype con Massimo Scura, l’ex commissario alla sanità di Calabria il quale troverà modo e occasione per parlare anche del suo libro, “Calabria malata” edito da Pellegrini. A Scura con ogni probabilità toccherà anche dire la sua a proposito del “referendum” attorno a Strada e a Zuccatelli, ovviamente con il primo esoterico e fin qui misterioso oggetto del desiderio dei Cinquestelle e il secondo in attesa di notifica del decreto di nuovo commissario. Per gli studi di La 7 un inedito le dichiarazioni in divenire di Scura che in verità la sua, a tal proposito, l’ha già detta confidando che per la Calabria sarebbe di gran lunga meglio chi conosce i territori e le persone e chi, soprattutto, ha una solida preparazione in organizzazione sanitaria. Difficile che questo “identikit” possa fare al caso di Gino Strada ma nel giorno di Scura come “testimone” da Giletti ecco affacciarsi anche l’ipotesi che possa toccare al “terzo che gode” la poltrona della sanità di Calabria, la carta Mostarda che secondo alcune ricostruzioni potrebbe essere il nome di mediazione indicato dal Pd. In verità, a quanto risulta a “il Fatto di Calabria” dopo un giro di ricognizione, il Pd sia locale che nazionale pare non abbia nessuna intenzione di gettare questo nome nella mischia semmai sarebbe stato lo stesso Conte a sollecitare un nome di superamento per uscire dall’angolo nel quale è finito, sottoforma di ostaggio, niente di meno che per opera di Morra e di parte dei Cinquestelle. Mostarda, al contrario, potrebbe entrare nel governo in qualche modo ma a quanto risulta non sarebbero molte le possibilità che possa guidare lui la sanità di Calabria. Anche perché, allo stato, Zuccatelli è inamovibile e di fare un favore alle incertezze di Conte pare non abbia nessuna intenzione nonostante qualcuno non aspetti altro che un suo passo indietro.
A Scura, per rientrare “nell’arena”, non si potrà non chiedere conto anche del percorso pregresso del colossale debito di Calabria con inevitabile puntata sui bilanci dell’Asp di Reggio che con numeri miliardari in negativo ha avuto bilanci orali e scritti sulla sabbia. Solo uno ha provato a capirci qualcosa, un soggetto attuatore della ricognizione del debito. Si chiamava Campolo e pare proprio che avesse trovato il bandolo della matassa. Una sera, non molto lontana nel tempo, è andato a cena e al ritorno a casa ha avverito lancinanti dolori. In ospedale avrebbe vomitato nero salvo morire di lì a poco sotto la “dicitura” infarto. Non è mai stata richiesta, né quindi mai effettuata, una autopsia…

I.T.