«Morra rifletta se dimettersi dall’Antimafia»

Il sottosegretario Pd Manzella: ho apprezzato la compostezza della famiglia Santelli, ora tocca al senatore Cinquestelle decidere il da farsi. “Repubblica” e la frase sulla “riverginità dell'imene” che nel video su facebook il presidente della commissione ha usato in chiusura

«Ho molto apprezzato la modalità composta con cui la famiglia Santelli ha espresso la sua indigazione e il suo dolore. È chiaro che a questo punto la scelta è una scelta personale di Morra, mi auguro che rifletta sulla decisione da prendere, se dimettersi o no». Il sottosegretario Pd allo Sviluppo Economico, Gianpaolo Manzella, dagli schermi di Rete 4 assume una posizione molto precisa in merito alla vicenda Morra. Apprezzamento per la compostezza assunta dalla famiglia Santelli e “invito” alla riflessione a Morra se dimettersi o meno dalla poltrona di presidente della commissione Antimafia. Non è dato sapere se è questa una posizione, quella di Manzella, in qualche modo ufficiosa o in linea con quella della segreteria Pd. Morra ha trovato tutto sommato solidarietà dal Nazareno a proposito delle porte chiuse degli studi Rai ma non è del tutto chiaro quale sia la posizione ufficiale invece in merito alle eventuali dimissioni del senatore Cinquestelle dalla presidenza Antimafia. Manzella, garbatamente, invita alla riflessione Morra che nel gergo della dialettica politica, e dopo aver apprezzato il comportamento della famiglia Santelli, conduce a delle conclusioni ben precise.
Intanto non smette di generare altri “casi” l’intera vicenda Morra. Che nel video su facebook postato dallo stesso senatore, in difesa e a spiegazione della sua precedente intervista su Radio Capital, lascia ad una metafora molto forte le sue conclusioni. Dopo aver espresso tutta la solidarietà ai malati di cancro, piaga che peraltro lo ha toccato personalmente a qunto lascia intendere, e dopo aver in ogni caso difeso la sua linea nei confronti di Tallini descritto come “invotabile” già prima dell’inchiesta della magistratura, Morra chiude gli ultimi 20 secondi del video di 11 minuti e mezzo con una immagine metaforica che ha stuzzicato l’attenzione di “Repubblica”. Una immagine metaforica quasi a spiegar meglio che qualcuno vuole strumentalmente equivocare ogni sua parola. «Se queste mie parole – dice Morra – dovessero servire a riverginare l’imene di qualcuno che s’è un pochino trastullato nel tempo questo non è un problema mio ma è un problema di altri…». Dove imene sta per membrana vaginale che solitamemte, talvolta sanguinando, va via con la perdita della verginità sessuale. Una metafora molto forte e suggestiva che è parimenti utilizzabile a prescindere dal genere? Oppure, anche in questo caso, non era il “caso”?

I.T.