La prefettura annulla l’ordinanza di Occhiuto sui medici da requisire: «Profili di illegittimità»

Con una ordinanza urgente il sindaco di Cosenza aveva “imposto” alla regnanza dell'Annunziata l'assunzione a tempo determinato di personale medico, infermieristico e di tecnici di laboratorio. Il rappresentante del governo: «Eccesso di potere, in contrasto con le disposizioni statali e regionali»

«Profili di illegittimità», perché «in contrasto con le disposizioni statali e regionali, carente del requisito di contingibilità e caratterizzato da eccesso di potere». Ragion per cui l’ordinanza «è annullata».
È severa la bocciatura della prefettura di Cosenza a proposito dell’ordinanza sindacale urgente che il primo cittadino Mario Occhiuto ha emanato il 10 novembre “imponendo” alla regnanza dell’ospedale dell’Annunziata di assumere subito a tempo determinato personale medico e paramedico. In particolare medici, infermieri, tecnici di laboratorio e di radiologia. Ordinanza che però, secondo il rappresentante del governo, Cinzia Guercio, è da ritenersi ora nulla perché evidentemente priva di requisiti e densa, invece, di «eccesso di potere» e persino di «profili di illegittimità».
Secondo il prefetto manca soprattutto la caratteristica di contingibilità che deve sempre caratterizzare «la giustificazione nell’esigenza di eliminare gravi pericoli». Inoltre, nelle motivazioni del provvedimento di annullamento dell’ordinanza, il prefetto scrive che il sindaco sarebbe giunto a questa determinazione a seguito di un sopralluogo in ospedale e dopo incontri con il personale medico e non già «con il vertice dell’azienda ospedaliera dell’Annunziata dotato di personalità giuridica e capacità imprenditoriale». E per finire il prefetto individua nell’ordinanza urgente emessa dal sindaco anche uno “sconfinamento” di poteri perché l’ospedale hub di Cosenza serve l’intera provincia e rintracciare pericoli di incolumità solo nel comprensorio di Cosenza, al punto da legittimare l’ordinanza del sindaco che è titolare nel suo territorio delle somme urgenze sanitarie, significa di fatto oltrepassare i confini delle competenze.
Tenuto conto di tutto questo, motiva il prefetto, «l’ordinanza del 10/11/2020, adottata dal sindaco di Cosenza, ai sensi dell’articolo 54 del decreto legislativo 267/2000, è annullata».

I.T.