Guasto il macchinario che processa i tamponi, l’Annunziata manda in tilt tutta la provincia

Mail riservata della direzione sanitaria a tutti i primari: occorrono almeno 48 ore per riparare l'impianto che tra l'altro serve quasi tutta l'Asp. Polemiche per il mancato potenziamento di Virologia con i fondi già stanziati (16 milioni). Dall'inferno del pronto soccorso “virale” un messaggio di un medico che circola nelle chat: «Ci sono 2 medici, infermieri e oss chiusi con 40 pazienti positivi in 3 stanze...»

Una mail riservata e molto “calda”. Inviata dalla direzione sanitaria dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza a tutti i primari. Secco e drammatico il contenuto, che sintetizziamo ancora di più. Si è rotto il macchinario che processa i tamponi nel laboratorio di Virologia e occorrono almeno 48 ore per rimetterlo in funzione. Ergo, tutta la filiera subirà un ulteriore rallentamento anche perché ci sono già migliaia e migliaia di boccettine in attesa di essere processate e a queste, ovviamente, si aggiungeranno tutte quelle che arriveranno perlomeno nei prossimi tre giorni. Un dramma nel dramma all’interno dell’ospedale hub di Cosenza. È solo il caso di sottolineare che il laboratorio di Virologia dell’Annunziata processa praticamente quasi tutti i tamponi della provincia di Cosenza, solo in minima parte l’Asp ne invia qualcuno a Catanzaro. Facile immaginare il gran caos che si andrà a innescare all’interno di una situazione di suo già esplosiva. Per non dire delle polemiche, furibonde all’interno delle corsie. Il macchinario andato in tilt per probabile sovraccarico di lavoro è solo il terminale di un percorso annunciato, tragicamente annunciato. E chi se ne intende ci mette poco a ricordare che occorreva potenziarlo, il laboratorio di Virologia dell’Annunziata di Cosenza. I fondi, ben 16 milioni di euro, erano belli e pronti ma chissà perché tanto il vertice commissariale dell’ospedale (Panizzoli) che quello dell’Asp (Bettelini) hanno preferito soprassedere.
Dal girone dell’inferno dello stesso ospedale hub, intanto, continuano ad arrivare “fiamme” di disperazione. E diventa “virale” un messaggio drammatico che un medico ha fatto circolare nelle chat di camici bianchi. «Lavoro al pronto soccorso: ho bisogno dell’aiuto di chi può farlo perché chi deve farlo, la direzione sanitaria dell’annunziata, è assente, non sa o non vuole risolvere il problema: adesso ci sono 2 medici, infermieri e oss chiusi in pronto soccorso con 40 pazienti positivi al Covid chiusi in tre stanze!!!Non riusciamo più ad affrontare la situazione! Non riescono ad aprire nuovi reparti, nessuno vuole venire in pronto soccorso a darci una mano!».

I.T.