Cotticelli super agente segreto e nuovi video choc in arrivo per la sanità di Calabria…

Secondo “il Riformista” l'ex commissario, prima di diventarlo, avrebbe collaborato con il dipartimento sicurezza mentre la trasmissione “Titolo V” (quella dell'intervista disarmante al generale) promette per venerdì sera altre rivelazioni

Saverio Cotticelli un super agente dei Servizi segreti. O, per meglio dire, anche un super agente del dipartimento sicurezza (Dis) e questo prima di diventare commissario alla sanità di Calabria.
È il quotidiano “il Riformista” a pubblicare l’ultimo retroscena attorno al generale, protagonista della più sconcertante delle moderne interviste in tv (su “Titolo V”). Il tutto, «dopo aver visto sfumare la nomina a comandante generale dell’Arma», come riportato questa settimana e in esclusiva sempre da il Riformista. Cotticelli, secondo il quotidiano diretto da Sansonetti, «avrebbe dunque intrapreso la carriera da 007, venendo destinato all’Ufficio centrale ispettivo del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. L’incarico di ispettore al Dis sarebbe scattato dal mese di giugno del 2015. Il generale Tullio Del Sette – riporta ancora il Riformista – suo compagno di corso all’Accademia militare di Modena, era diventato comandante generale dell’Arma sei mesi prima. Cotticelli, sulla carta più titolato di Del Sette, era stato per mesi il comandante “in pectore” della Benemerita, l’ufficiale destinato a sostituire Leonardo Gallitelli, con cui aveva ottimi rapporti, a viale Romania. La scelta, invece, cadde proprio su Del Sette, in quel momento capo di gabinetto della ministra della Difesa Roberta Pinotti (Pd). Pare che a Cotticelli, dopo l’inaspettata bocciatura, fosse stato offerto di diventare il braccio destro di Del Sette. Un altro incarico di natura politica, essendo la nomina del vice comandante dei carabinieri di competenza del governo. Cotticelli, però, rifiutò».
Secondo “il Riformista”, quindi, e ben lungi dalla versione double fauce dello “smemorato di Collegno” andata in onda tra una trasmissione tv e l’altra, Cotticelli non solo aveva gradi e titoli per guidare l’intera Arma dei carabinieri quanto, proprio per questo, avrebbe fatto parte niente di meno della cerchia ristretta dei super agenti dei servizi segreti del Paese. Chissà.
Certo è che l’attenzione dei media nazionali resta altissima per le vicende di Calabria, inaspettatamente diventata centro nevralgico. Il caso Cotticelli ha fatto scuola e proprio la trasmissione “Titolo V” su Rai 3 ha tutta l’intenzione di tornare sul “luogo del delitto”. È infatti atteso un altro passaggio nella puntata di venerdì 13, che fatalmente riparlerà della sanità di Calabria. Con video in onda ma anche con video “fuori onda”. Saranno sempre concentrati su Cotticelli? O ci sarà dell’altro? L’avanspettacolo (tragico) di Calabria continua…

I.T.