Dopo le stellette militari del generale Mariggiò i “gradi” del dipartimento Agricoltura. Non proprio un passo avanti, verrebbe da dire. Dipartimento che, sulla carta, tutto dovrebbe “controllare” come regnanza tranne che il vertice di una “controllata”. Contraddizione in termini. Eppure c’è questo nel futuro di Calabria Verde, l’azienda dei “boschi” con migliaia di forestali al seguito. Azienda controllata dal dipartimento Agricoltura della Regione ma che, proprio per questo, non può essere “controllata” in senso di regnanza dal dipartimento stesso altrimenti siamo nel più classico dei conflitti di interesse. Eppure, nelle ultime ore, i “boschi” di Calabria ai avvicinano al controllo di Pino Oliva, (chiacchierato) dirigente proprio del dipartimento Agricoltura, proprio il dipartimento che non dovrebbe controllarla. Secondo la giunta regionale dovrebbe essere lui a guidare Calabria Verde dopo il generale Mariggiò, forse eccessivamente preso sul serio quando ha ratificato dimissioni in tempi non sospetti ma salvo il perdurare di altrui inadempienze. Ma tant’è. Prendere sul serio (anche troppo) il generale è convenuto ed è tornato comodo a chi non vedeva l’ora che Calabria Verde finisse nelle mani dell’unico dipartimento che non la può governare…
Calabria Verde, la “controllata” nelle mani di chi non la può “controllare”…
Regione pronta a indicare il (chiacchierato) dirigente del dipartimento Agricoltura Pino Oliva per il dopo Mariggiò. Con evidente profilo di incompatibilità...