《Con Tallini in questo periodo ci siamo sopportati a vicenda. Aspettiamo di capire. Ci fidiamo del lavoro di Gratteri…》.
Al limite dello sprezzante Nino Spirlì su Rai Uno a proposito dell’inchiesta che coinvolge pesantemente Mimmo Tallini, presidente del consiglio regionale. Una presa di distanza netta, neanche addolcita da frasi di circostanza. Spirlì poi, evidentemente in “giornata”, ha sciorinato altre “perle” a partire ovviamente dalla vicenda sanità.
《La Regione – ha detto tra l’altro – non è mai stata informata di questo piano Covid. La parte dell’ emergenza non l’abbiamo mai vista. Se adesso è saltato fuori questo piano, me lo portassero. Cosi io evito di fare ordinanze, di disturbare Esercito e protezione civile. Se Speranza e Gualtieri hanno il Piano? Lo mettessero in atto. Tirino fuori il Piano. A chi lo hanno trasmesso? Non risulta il Piano trasmesso il 6 luglio. La povera Jole aveva chiesto intervento Conte…》.
Inevitabile spazio poi alla questione commissario. 《Noi abbiamo proposto il prof Pellegrino Mancini, un dio dei trapianti. Strada ha un accordo interno alla Protezione civile. Gli ospedali da campo li ho chiesti io. Se la Protezione civile si fa aiutare il mio referente resta Borrelli. Novemila volontari dell’ associazione nazionale carabinieri sono pronti a collaborare. Il messia è già rrivato, altri messia non ne conosco…》in riferimento evidentemente sarcastico al ruolo di Strada.
《Non esiste nessun Piano Covid, il governo dica dove sta》
Spirlì su Rai Uno: alla Regione non è mai arrivato niente, Jole aveva scritto a Conte. 《Tallini? Ci sopportavamo a vicenda》