Non ha solo così diretto bene Arcea fino al punto da dimettersi e da consegnarla al commissariamento, Maurizio Nicolai. E non ha solo lavorato sostanzialmente nel “deserto”, se è vero come è vero che Arcea è a rischio revoca come agenzia regionale finita nel mirino di verifica comunitaria mentre lui è stato di recente promosso a capo del dipartimento regionale più importante e pieno di euro che c’è in giro, quello alla Programmazione comunitaria. Maurizio Nicolai ha fatto di più. Molto di più. E soprattutto ha guadagnato di più, più del necessario e del razionale.
Non è un giudizio morale quello che mette su carta intestata lo stesso dipartimento Agricoltura il 15 ed il 16 aprile del 2019 con Pec inviata al dipartimento Bilancio, a quello della Presidenza e alla stessa Arcea. E’ la classica resa dei conti, o i conti della serva se si preferisce. Si naviga nelle more del bilancio di previsione di Arcea esercizio corrente del 2019 e bilancio pluriennale 2019-2021. Nella prima nota il dipartimento fornisce parere favorevole ai bilanci di previsione di Arcea mentre, nella seconda che è più corposa, si entra nel dettaglio della cosiddetta spending review. Sollecitato a spiegare come ci si è mossi in questo campo, quello dei tagli alla burocrazia stabiliti per legge, il dipartimento è entrato poi nel merito delle spese per Arcea. <>. <<Ciò con particolare riferimento al contratto di diritto privato recentemente firmato dal commissario straordinario dell’agenzia nonché riguardo il procedimento già avviato nei confronti di Arcea nello stesso periodo, proprio su indicazione proveniente dalla scrivente struttura di controllo, per il recupero delle somme indebitamente percepite dal precedente direttore al punto che risulta necessario coinvolgere il dipartimento Presidenza>>.
Il <> in questione è proprio Maurizio Nicolai, oggi seduto a capo del dipartimento che deve programmare la spesa di 5 miliardi di euro di fondi comunitari. E la somma che sarebbe stata <>, secondo l’organismo di controllo del dipartimento Agricoltura, si aggirerebbe attorno ai 70mila euro. La struttura di controllo aggiunge poi che per il recupero di queste somme che sono già iscritte a bilancio di Arcea si rende necessario l’intervento del dipartimento Presidenza. Ma può essere questa una preoccupazione eccessiva, a conti fatti. Perché per firmare pochi giorni fa il contratto con la Regione così da guidare il dipartimento Programmazione comunitaria Maurizio Nicolai deve avere per forza già restituito la somma alla Regione stessa. Non può che essere andata così, del resto. A meno di trovarsi alle prese con una grossolana “incompatibilità”…
I.T.