Covid di Calabria,《ognuno fa quello che vuole…》

Il consigliere regionale Guccione: chiarezza sui tamponi, scenda in campo il ministero, qui non se ne fanno più

“La vicenda dei tamponi e lo scaricabarile che ne è conseguito tra Azienda sanitaria provinciale di Cosenza e Dipartimento Tutela della salute della Regione getta confusione nell’opinione pubblica sulla capacità della sanità calabrese di gestire questa fase molto delicata dell’emergenza Covid-19.
Così il consigliere regionale Pd, Carlo Guccione. “Diciamo la verità: questa è un ulteriore prova del fatto che la Regione continua a gestire la situazione nella più completa anarchia, con poca chiarezza e trasparenza. È ovvio che c’è qualcosa che non va nella catena di comando: Regione, Ufficio del commissario, Asp e Aziende ospedaliere.
Con nota del 12 maggio il Dg Antonio Belcastro, tra l’altro, dispone la “sospensione delle attività di screening, fermo restando l’effettuazione dei test in urgenza”.
Il governo nazionale – dice Guccione – metta mano a questa situazione e prenda atto che in Calabria anche le cose più semplici, come l’esecuzione dei tamponi rino-faringei, diventano un enorme problema per la salute dei cittadini. Credo sia arrivato il momento di dare una svolta all’Ufficio del commissario nominando personalità competenti e di alto profilo, considerando che la strada è ancora lunga per sconfiggere definitivamente il virus. Questo vale in particolare in una regione segnata da oltre dieci anni di commissariamento – conclude il democrat – che non ha risolto né il problema del disavanzo economico né l’aumento dei Livelli essenziali di assistenza”.