Gli interrogativi sui tamponi per verificare l’infezione da Coronavirus vanno avanti dall’inizio dell’epidemia, oramai più di un mese fa: la Calabria ha pochi contagi perché non si fanno i test? Quanti se ne fanno? Ne stiamo facendo meno delle altre regioni? Tutte domande a cui, in maniera incerta e spesso scaricando le responsabilità – “aspettiamo che ce li mandi il Governo”, “non abbiamo abbastanza personale per analizzarli tutti” – politici e dirigenti sanitari hanno più volte provato a rispondere. Per fare chiarezza su quanti ne stiano effettivamente eseguendo le Asp calabresi, allora, abbiamo deciso di analizzare il numero di tamponi totale effettuato da ogni regione alla data di ieri, nove aprile, mettendolo in rapporto con la popolazione.
Bolzano prima, Campania in coda. In percentuale, la “regione” che ha fatto più tamponi è la provincia autonoma di Bolzano, in vetta alla classifica con il 3,7% della popolazione sottoposta a test (considerando un margine di errore causato da tutti coloro a cui il tampone è stato eseguito più volte). Seguono il Veneto, preso più volte a modello proprio per la sua strategia di “tamponi a tappeto”, con il 3,5%, la provincia autonoma di Trento con il 2,6% e la Valle D’Aosta con il 2,5%. Dall’altra parte della classifica troviamo invece la Campania, che ha fatto tamponi solo sullo 0,51% della popolazione (in numeri si tratta di circa 30mila test), preceduta dalle due isole: la Sardegna, con 0,54%, e la Sicilia con 0,58%.
Calabria in testa al Sud. E la Calabria? In un confronto nazionale non ne esce certamente bene: i tamponi effettuati sono 15.698, che in rapporto alla popolazione significa appena lo 0,9%. Dati che la portano a essere appena la quindicesima regione che ha analizzato più test. Circoscrivendo però l’analisi alle sole regioni del Sud, isole comprese, la Calabria ritrova vigore passando in testa alla classifica, avendo fatto in percentuale più tamponi di Molise, Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna e Campania.
La classifica completa. Questa la classifica completa di tutte le regioni: Provincia Autonoma di Bolzano (3,7%); Veneto (3,5%); Provincia Autonoma di Trento (2,6%); Valle d’Aosta (2,5%); Friuli (2,1%); Lombardia (1,8%); Emilia Romagna (1,8%); Toscana (1,7%); Umbria (1,7%); Abruzzo (1,3%); Piemonte (1,2%); Liguria (1,2%); Marche (1,2%); Lazio (1%); Calabria (0,9%); Molise (0,7%); Puglia (0,7%); Basilicata (0,6%); Sicilia (0,6%); Sardegna (0,5%); Campania (0,5%).