“Attualmente – sottolinea Gallo – mancano all’appello 20 unità, all’incirca il 20% della dotazione organica effettiva”. Le cose non vanno meglio altrove. Anzi, se possibile, il quadro s’aggrava. “Nel Cosentino – sottolinea l’esponente della Cdl – nelle Pet di Praia a Mare e Cassano Ionio fa difetto il 50% degli autisti assegnati, 3 su 6, ma vuoti d’organico si registrano anche a San Marco Argentano, Mormanno e Castrovillari. Per assicurare ovunque turni regolari, servirebbero in tutto altri 26 autisti”. Altri 21 ancora, invece, occorrerebbero per consentire l’apertura delle nuove Pet istituite a Scalea, Spezzano Albanese e Roseto Capo Spulico. “Invece, sempre per carenza di personale – annota Gallo – queste postazioni del 118 restano chiuse, e per lo stesso motivo rimane in deposito l’automedica di Cosenza. Una situazione grave e delicata, che mette a repentaglio la salute dei calabresi e l’efficacia di un servizio che per definizione può essere utile solo se tempestivo e che invece viene palesemente negato, anche in considerazione della mancanza, su molte ambulanze, di medico a bordo”. Conclude Gallo: “Per procedere a un immediato rinfoltimento degli organici e scongiurare disservizi che solitamente fanno da apripista all’esternalizzazione dei servizi, con aggravio di costi a carico dei cittadini, nei mesi scorsi avevo suggerito per quanto riguarda gli autisti di procedere a nuove assunzioni attingendo alle graduatorie dei concorsi già espletati. All’epoca la giunta regionale e i direttori generali di sua emanazione alzarono il solito muro di gomma, ora però squarciato dalla crudezza della realtà. Di fronte al venire a galla delle bugie raccontate negli ultimi anni dal presidente Oliverio, è necessario che il commissario Cotticelli intervenga con l’urgenza necessaria ad arginare quella che è una vera e propria emergenza: in una terra senza strade né più ospedali, fermare anche le ambulanze del 118 vuol dire cancellare completamente la presenza dello Stato e negare in radice il diritto alla salute”.