Secondo quanto riporta “la Repubblica” anche un pm della procura di Paola avrebbe preso parte alle riunioni “carbonare” tra magistrati e politici con l’obiettivo di “indirizzare” nomine all’interno del Csm, così da “disegnare” il potere degli uffici giudiziari sparsi in giro. L’inchiesta è quella della procura di Perugia, competente su Roma. Perchè proprio su e per Roma è scoppiato il finimondo con Palamara (indagato per corruzione) che si sarebbe adoperato per guidare il dopo Pignatone a Roma segnando netta discontinuità con il passato. A pretendere in qualche modo discontinuità col modello Pignatone sarebbero stati Luca Lotti e Cosimo Ferri che secondo “la Repubblica” avrebbero incontrato anche di recente Palamara. Ora il coinvolgimento nelle riunioni “carbonare” di altri due membri togati del Csm, tra cui il pm della procura di Paola Antonio Lepre. Sempre secondo il quotidiano nazionale Palamara avrebbe anche in questo mese di maggio organizzato trame e incontri per indirizzare le nomine non solo a Roma, ma anche in altre 4 procure del Sud. E l’inchiesta, a quanto si apprende, potrebbe essere solo all’inizio. Sullo sfondo la presunta ostilità di Lotti nei confronti di Pignatone e Ielo per via dell’inchiesta Conship che lo vede coinvolto. Ma la sensazione, secondo “la Repubblica”, è che il gruppo avesse in mente di indirizzare nomine in diversi uffici giudiziari. Mattarella avrebbe convocato una riunione urgente.