“Disposizioni volte a reintrodurre il sistema di elezione a suffragio universale delle province e delle città metropolitane e delega al Governo in materia di riorganizzazione delle funzioni e competenze degli uffici periferici dello Stato nonché delle prefetture – uffici territoriali del Governo”.
Questo è il disegno di legge proposto dai parlamentari della Lega Nord il 20 aprile 2018, di gran lunga prima della nascita del governo Giallo-Verde. Un bel ritorno al passato con lo smantellamento della Delrio in toto.
La legge prevede l’elezione diretta del presidente della provincia e del consiglio provinciale nonché del sindaco della città metopolitana e del consiglio stesso.
Per quanto riguarda le indennità, il disegno di legge presentato prevede che l’indennità spettante al presidente della provincia e al sindaco metropolitano non può superare quella del sindaco del comune capoluogo della stessa provincia.
I consiglieri provinciali e metropolitani percepiscono un gettone di presenza per la partecipazione a consigli e commissioni.
In nessun caso l’ammontare percepito mensilmente da un consigliere può superare l’importo pari a un sesto dell’indennità massima prevista per il rispettivo presidente della provincia o sindaco metropolitano.
Le disposizioni della legge si applicherebbero anche nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e con le relative norme di attuazione.
La proposta di legge agisce anche sulla riorganizzazione e riordino delle prefetture. Oltre al contenimento della spesa pubblica, la proposta di legge prevede la “revisione della circoscrizione provinciale quale ambito territoriale di competenza delle prefetture-uffici territoriali del Governo, con conseguente individuazione di un nuovo ambito territoriale ottimale, coincidente con la circoscrizione regionale, e localizzazione della sede della prefettura nel capoluogo della regione; il riordino delle funzioni delle prefetture-uffici territoriali del Governo in chiave di semplificazione e razionalizzazione delle attività in essere, con conseguente trasferimento delle medesime al presidente della regione, ai presidenti di provincia, ai sindaci, alle questure e alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e il mantenimento in capo alle prefetture-uffici territoriali del Governo delle funzioni che attengono al coordinamento, in ambito sovra-provinciale, delle attribuzioni svolte dalle questure in materia di ordine pubblico e sicurezza.
La proposta di legge è stata firmata dai seguenti parlamentari: Romeo, Centinaio, Salvini, Calderoli, Candiani, Stefani, Solinas, Borgonzoni,Borghesi, Arrigoni, Tosato, Nisini, Augussori, Bagnai, Barbaro, Bergesio, Bonfrisco, Simone Bossi,Umberto ,Bossi, Briziarelli, Bruzzone, Campari, Candura, Cantù, Casolati, De Vecchis, Faggi, Ferrero,Fregolent, Fusco, Iwobi, Marin, Marti, Montani, Ostellari, Pazzaglini, Emanuele Pellegrini, Pepe,Pergreffi, Pianasso, Pillon, Pirovano, Pietro Pisani, Pittoni, Pizzol, Pucciarelli, Ripamonti, Rivolta,Rufa, Saponara, Saviane, Sbrana, Siri, Tesei, Vallardi, Vescovi E Zuliani