
La graduatoria provvisoria delle domande idonee ammesse a finanziamento nell’ambito dell’avviso rivolto al sostegno dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità induce a una serie di osservazioni, rispetto alle quali la Regione ha il dovere di porre in essere una riflessione seria e urgente”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Domenico Bevacqua. “Di fronte ad oltre 1.500 esclusioni, sovente per ragioni essenzialmente formali – prosegue Bevacqua – la mia proposta è, innanzi tutto, la riproposizione del bando, unitamente alla concessione di prelazione o premialità a chi è risultato già beneficiario ammesso ed idoneo a ricevere contributo. Ritengo, preliminarmente, che la riapertura non sortirà effetti negativi sui tempi amministrativi, perché la commissione, ormai rodata nel suo lavoro, potrà procedere celermente nella fase di valutazione, anche in ragione dell’avvenuta parziale conclusione del primo avviso. Visto, inoltre, il successo registrato in ordine alla mole di domande pervenute, mi pare opportuno aumentare la dotazione finanziaria complessiva, in maniera tale da consentire l’allargamento della platea dei possibili beneficiari: è evidente, infatti, che i dieci milioni stanziati a valere sul PORCALABRIA14/20 non sono sufficienti”.
“La misura in se’ – sostiene il consigliere regionale – ha manifestato una sua piena aderenza alle esigenze di politiche del lavoro che escludano ogni forma di assistenzialismo: la strada e’ quella giusta, lo strumento è un’opportunità concreta. Ecco perché dobbiamo permettere al maggior numero di calabresi di rendersi protagonisti della loro emancipazione individuale e sociale. Sara’ mia cura proporre un incontro con l’assessore regionale Angela Robbe e con il direttore generale del dipartimento competente, dott. Varone, per esporre puntualmente la mia proposta e valutarne collegialmente le modalita’ di realizzazione. I calabresi dimostrano di essere pronti ad avviare le loro iniziative imprenditoriali, di essere pronti a scommettere sul futuro della loro terra: la politica non può esimersi dall’agevolare in ogni modo questo meritorio spirito di intrapresa”.