“Tanto tuonò che piovve, e piovve sempre sul destino amaro dei disperati. È di inaudita gravità la decisione del ministro degli Interni, Matteo Salvini, di impedire l’attracco di una nave carica di migranti nei porti italiani e di ingaggiare, nello stesso tempo, un braccio di ferro diplomatico con Malta. Come se in ballo ci fosse una gara di resistenza o di forza, e non invece persone in carne e ossa, in fuga da paesi in guerra o estrema povertà, e che probabilmente prima di partire hanno già subito violenze, vessazioni e soprusi. Caro Salvini, al largo delle nostre coste non c’è lo yacht di qualche ricco – si’ i ricchi che ti stanno tanto a cuore – ma una moltitudine di uomini, donne e bambini che hanno diritto di essere soccorsi. Il ministro sta violando, in un colpo solo, le leggi internazionali e del mare e ogni elementare forma di umanità. Chiamiamo in causa il presidente della Camera, Fico – che in questi giorni con le sue dichiarazioni sull’uccisione di Sacko Soumayla si dimostra persona dotata di senso delle istituzioni e gentilezza d’animo – affinché interceda con il Viminale per salvare centinaia di vite umane”. Queste le parole di Ernesto Magorno Senatore Pd