Attacco frontale all’Annunziata, «ma dov’era Catizone quando denunciavamo il degrado?»

Papalia, Cgil medici: giù le mani dalla nostra professionalità, non ci stiamo al gioco al massacro

«Se la situazione della sanità calabrese non fosse quella che è sotto gli occhi di tutti potremmo dire che l’uscita gratuita e offensiva sui medici dell’Ospedale Annunziata da parte dell’ex sindaco di Cosenza e attualmente consulente del sindaco Occhiuto, Evelina Catizone è ridicola. Cosi come ridicolo è il fatto che a dirlo è un personaggio da sempre foraggiato dalla politica, quella stessa politica, per intenderci, che da tempo immemore ha snobbato la meritocrazia di cui oggi la signora Catizone sente la mancanza». Così Teresa Papalia, Cgil medici dell’Annunziata di Cosenza dopo la clamorosa uscita di Eva Catizone che ha definito in un post (poi rimosso) asini con le orecchie i medici dell’ospedale di Cosenza.

  «Ma ci chiediamo dov’era la Signora Catizone quando l’intersindacale dei medici ospedalieri, faceva manifestazioni in piazza, scioperi per richiamare l’attenzione della politica  sull’ospedale dell’Annunziata?  E cosa ha fatto quando – ricorda la sindacalista    ha avuto ruoli politici e istituzionali di primo piano per evitare il degrado della sanità cosentina di cui parla?» .

«Come CGIL Medici riteniamo che l’Ospedale di Cosenza e soprattutto i suoi lavoratori  – dichiara Papalia – debbano essere lasciati fuori da certi giochini politici che mortificano ulteriormente dopo anni di offese da parte di una politica miope e incapace di programmare una sanità efficiente e al passo con i tempi, rendendo  le corsie vere e proprie trincee dove i lavoratori fanno sacrifici enormi ogni giorno per tutelare i bisogni di salute dei cittadini».

«Non ci stiamo più a questo gioco al massacro, impegnati come siamo a risollevare la sanità cosentina nell’esclusivo interesse dei cittadini, fermo restando che valuteremo la possibilità di tutelarci da questi giudizi offensivi nelle sedi opportune. Ci auguriamo che – conclude la sindacalista –  l’Azienda Ospedaliera scenda in campo per tutelare la dignità di medici qualificati e appassionati e la stessa immagine dell’Azienda».