Arcidiocesi di Reggio contro i vertici sanitari regionali per le tariffe di una casa di cura,

Il Tar nomina un commissario per ottenere la risposta che finora non è mai arrivata nonostante una precedente sentenza dei giudici

 La Regione Calabria, l’Asp di Reggio e il commissario Scura non hanno risposto alla “Casa di Cura Corigliano” di Reggio Calabria, di proprietà dell’arcidiocesi di Reggio-Bova, e ora sarà un commissario ad acta nominato dal Tar ad insediarsi e dare seguito alle disposizioni della giustizia amministrativa. Uno strano e singolare contenzioso tra e istituzioni sanitarie regionali e l’arcidiocesi più importante della Calabria.

Oggetto della diatriba giudiziaria le tariffe.

Con il Decreto Regionale n. 11103 del 29 luglio 2010 è stato autorizzato in via definitiva il funzionamento di Casa Corigliano come “Casa Famiglia” per disabili mentali, mediante la sua iscrizione al relativo albo regionale, per l’ospitalità e l’assistenza di n. 12 utenti. I rapporti tra l’ ASP e la struttura sono regolati per mezzo di contratti transitori (cosiddetti contratti-ponte) periodicamente rinnovati. 2. Con il ricorso in esame, la ricorrente – rappresentando la necessità di ottenere un adeguamento tariffario della retta corrisposta dall’ASP per le prestazioni rese – chiede che venga dichiarata la illegittimità del silenzio serbato dalla amministrazione in ordine alla conforme istanza presentata in data 28 novembre 2016. La ricorrente, infatti, ha chiesto all’ASP che la retta erroneamente determinata in euro 45,90 per ciascun paziente venga aumentata ad euro 61,39″. “Rilevato che con istanza dell’11 gennaio 2018 la parte interessata ha rappresentato la perdurante inerzia della amministrazione ed ha chiesto la nomina di un commissario ad acta ai sensi dell’art. 114 c.p.a.; Ritenuto che la proposta istanza deve essere accolta e che va nominato quale commissario ad acta il Prefetto di Reggio Calabria, con facoltà di delega a un funzionario della stessa Prefettura  in possesso di adeguate capacità tecniche – il quale dovrà dare esecuzione alle statuizioni del giudicato entro sessanta giorni dalla comunicazione della presente ordinanza dandone tempestiva comunicazione a questo Tribunale mediante deposito di dettagliata relazione. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria Sezione Staccata di Reggio Calabria nomina commissario ad acta per l’ottemperanza del giudicato formatosi sulla sentenza del TAR Reggio Calabria n. 850 del 3 ottobre 2017 il Prefetto di Reggio Calabria, con facoltà di delega a un funzionario della stessa Prefettura”.