
Giovedì prossimo arriva in commissione regionale riforme la proposta di legge per l’introduzione del voto elettronico da utilizzare in consiglio.
Uno strumento fondamentale per numerosi motivi che in Calabria ancora non è stato adottato. In altre regioni è già attivo da anni mentre in Calabria ancora si vota per alzata di mano a Palazzo Campanella.
Si legge sul sito del consiglio regionale calabrese: Quinta commissione – riforme, seduta del 23/11/2017 ore 11:00, ordine del giorno: Proposta di provvedimento amministrativo, di iniziativa del Consigliere Franco Sergio recante: “Introduzione del procedimento di voto elettronico Modifiche al Regolamento interno del Consiglio regionale (Deliberazione del Consiglio regionale n. 5 del 27 maggio 2005)”.
Questo il testo della proposta che sarà discusso il 23 novembre prossimo prima di approdare in consiglio regionale per l’eventuale voto definitivo e l’attuazione: “La presente proposta di modifica regolamentare mira a colmare da un lato il ritardo nell’adozione di strumenti più moderni ed efficienti di espressione del voto, stante la previsione del voto elettronico nei regolamenti della maggior parte dei Consigli regionali italiani, dall’altro ad aumentare ulteriormente la trasparenza dei lavori consiliari. Pertanto, la modifica parziale dell’ articolo 102 del Regolamento interno del Consiglio regionale, è finalizzata ad introdurre, accanto al voto per alzata di mano e per appello nominale, la facoltà per il Presidente del Consiglio di far svolgere il voto mediante procedimento elettronico nei casi in cui è prevista la votazione con voto palese. L’introduzione del voto elettronico, appunto, oltre a migliorare la funzionalità dei lavori del Consiglio regionale, servirà a rendere più trasparenti le operazioni dì voto, evitando spiacevoli casi di incertezza sull’effettiva presenza in Aula di Consiglieri risultanti tra i votanti nei verbali delle sedute. La proposta si compone di un unico articolo che modifica l’articolo 102, integrandone il comma l e sostituendone il comma 3. Quest’ultima sostituzione introduce la facoltà per il Presidente del Consiglio di far svolgere la votazione con il procedimento elettronico.