“Abbiamo gli ospedali di frontiera e quelli cosiddetti di montagna chiusi e noi pensiamo agli ospedali da campo …viviamo il tempo delle incertezze e dei paradossi. Sono mesi che italia del meridione rivendica a livello calabrese ma anche meridionale l’istituzione delle aree sanitatie temporanee che possono essere utilizzate, in funzione di degenza per i Covid a basso rischio, sintomatici e/o asintomatici, e per i post covid. Tali strutture, create tramite la riconversione e la immediata riapertura degli ospedali chiusi, agirebbero in deroga ai principi di autorizzazione e di accreditamento istituzionale e servirebbero al tracciamento ed al monitoraggio, con lo scopo aggiuntivo di decongestionare il sistema delle degenze Hub e Spooke.
La riattivazione delle suddette strutture dismesse, unita ad una serie ed efficiente attivazione delle usca (37), eliminerebbe il problema dei posti letto, che andrebbero riservati esclusivamente alla infettivologia ed alla broncopneumologia ( sub intensiva)”.